Gotha alimentare

Massimo Cocchi

Massimo Cocchi

Biochimico della nutrizione e docente universitario, ha pubblicato una serie articolata di studi scientifici oltre che di saggi divulgativi. Tra i vari incarichi, è presidente della Società Italiana di Biologia Sperimentale, nonché dell'Istituto QPP: Research Institute for Quantitative and Quantum Dynamics of Living Organisms

Olio Officina


Massimo Cocchi [Bologna, 8 ottobre 1945] è un biochimico della nutrizione e docente universitario.

Percorso professionale

Conseguita la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1971, presso l’Università di Bologna, costruisce la propria carriera scientifica presso l’Istituto di Chimica Biologica della stessa Università occupandosi, prevalentemente, di Biochimica della Nutrizione.

Nel 1977/78 gli viene affidato l’incarico di insegnamento di Scienza dell’Alimentazione presso la Scuola di Studi Turistici della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Bologna.

Nel 1990 riceve la nomina di docente onorario di Biochimica della Nutrizione presso lo Scottish Agricultural College.

Nel 1995 viene nominato Full Professor di Biochimica della Nutrizione presso lo Scottish Agricultural College (Glasgow University).

Nel 1998 riceve il titolo di Professore in Perpetuo dello Scottish Agricultural College.

Dal 2003al 2009 è stato Presidente dell’Associazione Scientifica “ARNA”, Associazione Ricercatori Nutrizione e Alimenti.

Nel 2005 è stato nominato Professore a contratto di Alimenti e Nutrizione Umana presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna, incarico che tuttora ricopre.

Nel 2005 è stato nominato Presidente della Società Italiana di Biologia Sperimentale, Sezione di Bologna “Oliviero Mario Olivo”.

Nel 2005 ha iniziato, con Lucio Tonello, a studiare gli acidi grassi piastrinici in gruppi di pazienti (depressi e ischemici) realizzando una combinazione tra biochimica e rete neurale artificiale che ha permesso di identificare la popolazione con patologia depressiva e ischemica rispetto a soggetti apparentemente normali.

Per questa ricerca, nel 2008 ha avuto la nomination Kioto Prize.

Dal 2010 è membro del Quantum Paradigm Psychopathology Group (QPP).

Nel 2016 è stato nominato Presidente della Società Italiana di Biologia Sperimentale.

Nel 2014 è stato nominato Socio Corrispondente e nel 2017 Socio Ordinario dell’Accademia dei Georgofili.

Nel 2018, ha partecipato, con un racconto inedito, “Quel Pugno di Terra bastarda”, al XXXIV Premio Letterario dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e vince il Premio Letteratura, successivamente pubblicato per i tipi di ICI edizioni.

Nel 2019 è stato proposto e approvato come Presidente Onorario della Società Italiana di Biologia Sperimentale.

Attualmente Massimo Cocchi è presidente dell’Istituto QPP: “Research Institute for Quantitative and Quantum Dynamics of Living Organisms. Center for Medicine, Mathematics & Philosophy Studies”.

Senza mai abbandonare il lavoro scientifico, comincia la pubblicazione di saggi fra i quali la “Freccia dell’Arciere”, “Di Fronte alla Vita, “dell’Uomo, della Coscienza, carta psichiatrica”, “Anche i geni hanno un cervello di gallina” per i tipi di Plumelia Edizioni, “La Vita Stanca” per i tipi di Manni Editore.

Sempre per i tipi di Plumelia Edizioni pubblica, nella dimensione “T’ang”, “Pensieri Spezzati”, “D’Altri pensieri Spezzati”, “Nel Tempo, Nei Pensieri” (archiviati presso la Biblioteca Fardelliana di Trapani), successivamente, sempre per i tipi di Plumelia pubblica “Ballarò e l’Asimmetria”.

Nel 2019 ha pubblicato, per i tipi di Olio Officina Edizioni, La Valigia dei ricordi e nel 2020 Breve dialogo sulla Natura e sull’Uomo. Tra Filosofia e Scienza.

Argomenti di ricerca

1) Etanolo e lipidi

2) Studi riguardanti acidi grassi inusuali

3) Lipidi alimentari e lipidi tissutali

4) Studi sugli acidi grassi essenziali (EFA)

5) Acidi grassi delle serie n-6 e n-3

6) Nutrizione cellulare

7) Metabolismo dei lipidi durante lo sviluppo e la crescita

8) Aspetti molecolari in Psichiatria

9) Aspetti molecolari nella cardiopatia ischemica

10) Microbiota intestinale

1) Metabolismo di etanolo e lipidi

L’effetto dell’etanolo sull’omeostasi lipidica è stato studiato nel fegato di ratto. Le frazioni fosfolipidiche e le modificazioni correlate degli acidi grassi erano in relazione dose-dipendente con l’entità dell’assunzione di etanolo. In una fase iniziale, questo fenomeno era reversibile, dal momento che l’etanolo era escluso dalla dieta, ma se allo stesso tempo gli animali ricevevano una dieta ipoproteica, che peggiorava il danno biochimico, non era possibile un ritorno alla normalità. L’influenza delle cellule coltivate con etanolo è stata studiata valutando la crescita cellulare e la respirazione in presenza di diverse concentrazioni di etanolo.

2) Studi riguardanti acidi grassi insoliti

Studi condotti sia su animali sperimentali che su uomini hanno confermato perplessità sull’uso di oli contenenti una grande percentuale di acido erucico (C 22: 1 n-9), responsabile di alcuni cambiamenti biochimici, funzionali e anatomici nel cuore, dove l’assunzione di questo acido potrebbe indurre infiltrazioni istiocitarie. Queste indagini dimostravano la presenza di C 22: 1 n-9 nel cuore di ratto, sia in toto che nelle frazioni fosfolipidiche. Studi condotti sul siero avevano messo in evidenza che l’apporto dietetico di colza e di semi di colza influisce sulla composizione acidica dei lipidi plasmatici, modificando il loro profile acidico anche nell’uomo. I risultati ottenuti con questi studi sperimentali sono stati sottoposti al Comitato Ministeriale, per determinare le regole di utilizzo per l’uso degli oli sopra menzionati. Inoltre, è stata studiata l’influenza dell’assunzione di acidi grassi trans sulla composizione acida di diversi organi (tessuto adiposo, cuore, fegato ecc.). L’aumento del consumo di grassi idrogenati nella dieta, contenenti questi isomeri non fisiologici, ha motivato questi studi. I risultati hanno evidenziato un accumulo di acidi grassi trans negli organi considerati, anche se in percentuali diverse, non proporzionali all’assunzione di questi isomeri. La somministrazione di una grande quantità di acidi grassi trans influisce anche sul livello di acidi grassi e colosterolo nel plasma. Per quanto riguarda l’influenza di questi stereoisomeri sull’attività respiratoria dei mitocondri del cuore, è stato notato che, in particolari condizioni di stress, l’attività mitocondriale è diminuita, probabilmente in relazione alla presenza di acidi grassi trans nei fosfolipidi cardiaci.

3) Lipidi alimentari e lipidi tissutali

Ricerche su correlazioni dietetiche e lipidiche tissutali sono state eseguite su ratti in tempi diversi (60, 120, 180 e 360 ​​giorni) fino al massimo di 540 giorni, al fine di valutare gli effetti del trattamento a lungo termine. È stato sottolineato che non solo i lipidi immagazzinati sono stati influenzati da modificazioni dietetiche, ma anche i lipidi cellulari possono essere influenzati in seguito. Anche i lipidi del cervello, generalmente considerati costanti, sono cambiati in funzione dei diversi acidi grassi dietetici. Ciò riguardava non solo il gliceride ma anche la frazione fosfolipidica. Le stesse modifiche sono state osservate nel cuore, nel fegato, nei muscoli e nel sangue. Modifiche significative nei lipidi totali, nei fosfolipidi e nella composizione di acidi grassi sono state osservate nei mitocondri, nei microsomi e, in misura minore, nel nucleo degli epatociti. Al fine di chiarire le modificazioni del lipido e del coenzima Q10, sono state utilizzate diete diverse, come la dieta alipidica (Dewel), ipercolesterolemica (Peifer) e carente di vitamina E (Edwin). Tutte queste diete hanno causato una notevole diminuzione del Coenzima Q10, soprattutto nel cuore. Il contenuto lipidico e il pattern degli acidi grassi sono stati studiati anche in Rinolophus ferrum aequinum durante il letargo. I risultati hanno mostrato una diminuzione del contenuto lipidico totale, con modificazioni percentuali rilevabili nella composizione di acidi grassi. In particolare, gli acidi grassi essenziali (EFA) e l’acido oleico sono diminuiti mentre gli acidi grassi saturi sono aumentati e non sono state osservate modifiche nel cervello.

4) Il metabolismo degli acidi grassi a catena lunga nei ruminanti

Alcuni studi condotti su pecore hanno mostrato che gli acidi grassi presenti nel rumine sono diversi da quelli presenti nella dieta e che l’idrogenazione di acido linoleico e linolenico e avviene una nuova biosintesi di acidi grassi ramificati. Il calcolo «in vitro» della biosintesi degli acidi grassi a catena lunga nel rumine degli ovini è stato possibile utilizzando una dieta alipidica. Veniva dimostrata non solo la presenza di acidi grassi ramificati, ma anche la biosintesi dell’acido linoleico.

5) Acidi grassi delle serie n-6 e n-3

Le conoscenze più recenti sugli acidi grassi polinsaturi riguardavano il problema correlato agli acidi grassi n-6 e n-3. Questi acidi grassi sono molto importanti non solo per il loro ruolo nella composizione della struttura cellulare e sub-cellulare, ma anche come precursori dei prostanoidi, che hanno funzioni fisiologiche importanti e differenziate. In particolare, l’acido gamma-linolenico (n-6) è molto efficace nel modulare l’equilibrio tra prostaglandine aggreganti e non aggreganti, supportando la sintesi di PGEI a scapito delle PGE2. Gli acidi grassi superiori della famiglia del gamma-linolenico (n-3) hanno una funzione strutturale fondamentale nel cervello, nella retina, nelle gonadi, ecc. Le ricerche condotte in questo campo hanno fornito una maggiore conoscenza del turnover metabolico degli acidi grassi abaut n-6 e n-3, le correlazioni tra gli acidi grassi delle due serie rispetto alla quantità, così come la loro competizione verso gli enzimi specifici di allungamento e desaturazzione. In particolare, sono state riportate alcune differenze nella composizione acidica dei ratti alimentati con diete aventi differenti quantità di acido grasso n-6 e n-3. Tali differenze sono state osservate anche nei mitocondri, ma non hanno avuto alcuna influenza sulla lor funzionalità, poiché l’attività respiratoria mitocondriale sembrava essere normale. L’apporto dietetico di acido alfa-linolenico sembra essere molto importante per il sistema nervoso. Seguendo l’assunzione di alfa-linolenico, alcune modificazioni strutturali sono rilevabili, sia nel cervello «in toto» sia nelle singole strutture come il nervo ottico e il trigemino. Il metabolismo C 18: 3 n-3 è stato osservato anche nell’embrione di pollo. È stato riportato che l’area della biosintesi degli acidi grassi specifici nella fase di maturazione si sposta verso particolari organi alla fine del periodo di crescita dell’embrione.

6) Studi sugli acidi grassi essenziali (EFA)

Alcune indagini hanno cercato di determinare i fabbisogni di EFA

I risultati ottenuti negli animali da esperimento (ratti) hanno evidenziato che il maggiore fabbisogno di EFA corrispondeva al periodo centrale della vita, essendo più alto per gli uomini rispetto ale donne. Ciò ha permesso di valutare i fabbisogni di EFA sulla base dell’omeostasi dei lipidi tissutali e del pattern degli acidi grassi totali. Grandi assunzioni di EFA, in un primo momento, hanno determinato un aumento di insaturazione degli acidi grassi in tutti i tessuti, incluso il cervello, e nelle strutture subcellulari, come i mitocondri epatici. Successivamente, il fenomeno è diminuito e l’aspetto biochimico di queste strutture è tornato alla normalità. Questo sembrava mostrare un meccanismo di difesa tissutale contro quantità EFA troppo elevate. Il tessuto adiposo aveva anche il proprio controllo omeostatico e non accumulava, in queste condizioni sperimentali, acidi grassi essenziali oltre un limite definito. Al contrario, la ricerca collaterale che utilizzava diete carenti di EFA ha mostrato alterazioni della motilità spontanea e provocata negli animali da esperimento e, inoltre, una diminuzione della capacità di apprendimento e nella memoria recente e remota.

7) Nutrizione cellulare

Questa linea di ricerca è stata eseguita su cellule di miocardio embrionale di pollo. Sono stati valutati gli effetti di diverse sostanze nutritive, come glucidi, etanolo e fosfolipidi sulla proliferazione e l’attività respiratoria delle cellule miocardiche degli embrioni di pollo, coltivate in sospensione. L’aggiunta di fosfolipidi alle colture, a basse concentrazioni, ha mostrato un effetto positivo sulla crescita cellulare, sia in condizioni basali che in condizioni di stress mentre a concentrazioni più elevate, i fosfolipidi sembravano essere negative così come fosfolipidi di origine cadiaca inibivano l’accrescimento delle colture cellulari di miocardio embrionale di pollo. Questi risultati differivano in relazione all’organo da cui venivano estratti i fosfolipidi, e questo era ben correlato con alcuni studi clinici basati sull’apporto di fosfolipidi enterale o parenterale negli uomini. In breve, è stato dimostrato che i fosfolipidi esogeni, a concentrazioni adeguate, possono stimolare la velocità dei processi di sintesi macromolecolare, potenziando l’azione dei fattori di crescita sierica nelle cellule in coltura. Per quanto riguarda il meccanismo d’azione dei fosfolipidi, questo sembra essere esercitato attraverso la modulazione di alcuni fattori endogeni, come i nucleotidi ciclici (AMPc e GMPc) e le poliamine (putrescina, spermidina, spermina), strettamente coinvolti nella regolazione di processi biochimici rilevanti, legati al tasso di crescita e divisione cellulare.

8) Cambiamenti nel metabolismo dei lipidi durante lo sviluppo e la crescita

I tessuti dell’embrione di pollo in via di sviluppo mostrano livelli particolarmente alti di acidi grassi polinsaturi C20 e C22. Questi acidi grassi sono derivati ​​durante l’assorbimento lipidico del tuorlo per sintesi all’interno della membrana del sacco vitellino e vi è un assorbimento preferenziale di fosfatidil-etanolammina. Il tuorlo contiene un livello limitato di vitamina E. Il marcato aumento dei doppi legami associato all’accumulo di acidi grassi polinsaturi nei tessuti dell’embrione pone quindi la questione se livelli adeguati di vitamina E siano mantenuti nell’assorbimento lipidico del sacco vitellino per offrire protezione contro la perossidazione. È stata studiata la relazione tra vitamina E e acidi grassi polinsaturi nel contenuto del tuorlo, della membrana del sacco vitellino e dei tessuti durante lo sviluppo dell’embrione di pollo.

9) Acidi grassi piastrinici nel disturbo depressivo e nella cardiopatia ischemica

Nel 2005 è iniziato, con Lucio Tonello, lo studio degli acidi grassi piastrinici in gruppi di pazienti (depressii e ischemici) realizzando una combinazione tra biochimica e rete neurale artificiale che ha permesso di identificare la popolazione depressa e ischemica nei confronti delle persone apparentemente normali.

Sui risultati ottenuti riguardo alla inequivocabile classificazione dei soggetti depressi, bipolari e con cardiopatia ischemica sono stati ottenuto riconoscimenti a livello internazionale.

10) Microbiota animale

Le ricerche condotte relativamente alla contiguità molecolare fra uomo e animale rispetto al fenomeno psicopatologico, hanno consentito di classificare alcune specie animali nella loro similitudine all’uomo.

Come conseguenza dei risultati ottenuti sono state eseguite ricerche comparative, in particolare, fra il microbiota del German Sheferd, di cui erano noti i profili molecolari corrispondenti alla psicopatologia depressiva umana, e quello di soggetti depressi riscontrando un elevato grado di affinità fra i due microbioti. Questo reperto ha aperto ulteriori considerazioni sul rapporto microbiota e cervello nonchè sul ruolodi compartecipazione del microbiota alla patologia depressiva.

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Books

Massimo Cocchi. Anche i geni hanno un cervello di “gallina”: la “rottura di simmetria” vale per tutti. Plumelia, 2017.

Cocchi, F. Gabrielli, A. Gerbino, L. Tonello. 2016. Di fronte alla vita. Plumelia Edizioni. isbn: 978-88-89876-24-4.

Giannelli, A. Castaldo, F. Gabrielli, L. Tonello, M. Cocchi. Dell’uomo, della coscienza. Carta Psichiatrica, Plumelia, Palermo 2013.

Cocchi, F. Gabrielli, L. Tonello, “La freccia dell’arciere”. Ipotesi biologiche e letture antropologico-esistenziali della vita, Plume

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