Economia

Un nuovo futuro per l’olio extra vergine di oliva. Lo invoca Unifol

Organizzato dall'Unione italiana famiglie olearie, insieme con Cibus e Gdo News, si è tenuto a Bitonto un incontro che ha messo in dialogo realtà come Coop, Conad, Vègè e altre, allo scopo di decodificare le recenti tendenze del mercato dell'olio. Nonostante le troppe variabili per tratteggiare un quadro previsionale, tra le certezze vi è quella che il consumatore non ha abbandonato l'olio evo, quando il prezzo è raddoppiato, ma ne ha tuttavia ridotto il consumo. Cosa resta da fare?

Olio Officina

Riconfermate le cariche del Gruppo Olio d’oliva di Assitol

L’Associazione italiana dell’industria olearia vedrà nuovamente ai vertici la presidente Anna Cane e i vicepresidenti, Dora Desantis e Andrea Colavita per il biennio 2024-25. Il rinnovo giunge durante una delle campagne olearie più difficili degli ultimi decenni, ma proprio questo scenario così complicato ha fatto emergere, ancora una volta, la capacità del settore di reggere l’urto, rispondendo in modo adeguato alla domanda dei consumatori

Olio Officina


Lo stato del comparto oleario al 29 febbraio 2024

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.703, dei quali restano in giacenza 265.170 tonnellate di olio da olive con riduzione del 1,6% rispetto al 31 gennaio scorso (269.574 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-15,4%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


Come è andata l’olivagione 2023 per l’olio Dop Umbria

Sono quasi 4.220 le tonnellate di olive da cui sono stati estratti nei frantoi circa 686 mila litri di olio extra vergine di oliva potenzialmente atti a divenire olio a denominazione di origine protetta. Nel frattempo, a fine gennaio 2024 sono stati effettuati 87 prelievi che hanno consentito la certificazione di circa 225 mila litri a marchio Dop, confermando il medesimo trend dell’annata 2022

Olio Officina


Lo stato del comparto oleario al 31 gennaio 2024

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.680, dei quali restano in giacenza 269.574 tonnellate di olio da olive con aumento del 13,9% rispetto al 31 dicembre scorso (236.602 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-14,5%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


Lo stato del comparto oleario al 31 dicembre 2023

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.648, dei quali restano in giacenza 236.602 tonnellate di olio da olive con aumento del 32,2% rispetto al 30 novembre scorso (178.960 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-23,9%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


Come è cambiato lo scontrino degli italiani, a partire dall’olio Evo

All’interno del comparto degli oli vegetali si evidenzia il sostanzioso incremento dei prezzi medi per l’olio extra vergine di oliva, con aumento del 29,7%, come emerge dal Report a cura di Ismea. Importanti anche gli aumenti di spesa per le carni (+7,6%) e anche il settore degli ortaggi – freschi e trasformati – cresce del 9,4% trainato dai prezzi delle patate e dei prodotti trasformati a base di pomodoro

Olio Officina


L’importanza dell’extra vergine italiano per il Canada

Come si legge nel Report redatto da Ismea, utile per le aziende interessate a esportare olio in Canada, gli acquisti di Evo italiano valgono 65 milioni di euro nel 2022, per volumi pari a 14 mila tonnellate. Nell’ultimo anno, sulla spinta dell’inflazione e della scarsità dell’offerta, aumenta il valore dell’import dall’Italia (+17% sul 2021), sebbene le quantità acquistate nel 2022 siano inferiori a quelle dell’anno precedente (-10%).

Olio Officina


Iscriviti alle
newsletter

Lo stato del comparto oleario al 30 novembre 2023

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.546, dei quali restano in giacenza 178.960 tonnellate di olio da olive con aumento del 25,9% rispetto al 31 ottobre scorso (142.181 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-33,5%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


Sarà un 2024 carico di tensioni per il settore oleario spagnolo

Le reazioni del settore sono unanimi. Di fronte a raccolti così scarsi, tutti perdono e nessuno vince. L’intera catena del valore sta soffrendo, anche se a volte i prezzi si sono triplicati. Ma non ci si arrende. Sono molti i filoni di ricerca e i progetti in fase di sviluppo per fronteggiare i condizionamenti del cambiamento climatico. Riguardo poi alle problematiche dei panel test, è in corso  anche in Spagna  un dibattito molto importante. Nostra intervista a Nieves Ortega, direttrice della rivista Olimerca

Luigi Caricato


I fermi in Dogana mandano in tilt l’import-export degli oli

Non è affatto semplice commercializzare gli oli da olive, in particolare l’olio extra vergine di oliva. Sono infatti troppi, e il più delle volte anche esagerati, i pur legittimi quanto doverosi controlli. Tale attività, quanto mai utile e preziosa, è tuttavia gravata da una esasperante burocrazia, la quale, anziché favorire il commercio degli oli, riesce con grande successo nell’ingrato compito di generare cospicui danni economici e di immagine alle imprese e al prodotto. Non sarebbe forse il caso di snellire le operazioni e rivedere e semplificare le logiche dei controlli?

Luigi Caricato


Cosa succede quando si strumentalizza l’agricoltura per inseguire populisti e sovranisti?

Anziché ridiscutere con socialisti, liberali e verdi l’impostazione del “Green Deal” per l’agricoltura, il Ppe ha preferito "picconare" la coalizione politica a suon di emendamenti non concordati con la maggioranza, così, alla fine, ha votato con le formazioni populiste e sovraniste per bocciare la direttiva. L’esito dello scontro ha reso evidente la strumentalità dell’operazione. Ha sicuramente accontentato ristretti ambiti agricoli che si crogiolano nella difesa dello “status quo”, ma ha mortificato la componente imprenditoriale e innovativa dell’agricoltura europea che avrebbe preferito un confronto sul ruolo che il settore primario può svolgere nella transizione ecologica

Alfonso Pascale


50 attestazioni di origine possono salvare l’olivicoltura italiana?

Possiamo pur ritenerci felici e soddisfatti, giacché vantiamo ben 42 Dop e 8 Igp olearie, ma, a conti fatti, tutto ciò genera per davvero un’economia reale? Il fattore IG, che sta per Indicazioni geografiche, funziona anche per l’olio extra vergine di oliva? Intanto sono solo 24 i consorzi di tutela sul totale di 50 prodotti certificati, il che suona alquanto anomalo. A parte ciò, resta comunque viva l’importanza e la centralità delle attestazioni di origine

Luigi Caricato


Lo stato del comparto oleario al 31 ottobre 2023

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.410, dei quali restano in giacenza 142.181 tonnellate di olio da olive con riduzione del 7,7% rispetto al 30 settembre scorso (153.970 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-34,3%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Olio Officina