Mercoledì 20 Febbraio 2019 - direttore LUIGI CARICATO - redazione@olioofficina.it
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Nel passaggio da giudice di panel che svolge analisi sensoriale a giudice membro di commissione di concorso si cambia metodologia e sostanzialmente si passa da un metodo sensoriale analitico a una valutazione edonistica. I concorsi oleari rappresentano di fatto dei veri e propri “concorsi di bellezza”. Il giudizio sugli extra vergini? Può variare da giuria a giuria
Tutto quanto serve sapere intorno al percorso che ci ha portato alla valutazione sensoriale degli oli vergini di oliva così come si è giunti oggi. Una visione prospettica dall’alba dei tempi alla contemporaneità
Gli assaggiatori non sono macchine e possono anche sbagliare, ma il metodo della valutazione sensoriale rappresenta un capisaldo molto importante. Giuseppe Di Lecce, un analista sensoriale tra i più apprezzati, ci elenca i più frequenti errori di ordine psicologico e fisiologico
Quando l’assaggio non è un “fatto privato”, è condotto secondo le regole dettate dal metodo di riferimento. “L’arte dell’assaggio” sembra essere il frutto di un equivoco, a meno che non lo si voglia considerare una metonimia. Una riflessione di Mauro Amelio nell’ambito di Olio Officina Festival 2013 resta ancora molto attuale, proprio oggi alle porte del grande evento voluto dall’Onaoo, in programma a Expo, The Worldwide Olive Oil Tasters Challenge
Per degustare come si deve un caffè, ci vuole il contenitore giusto. Non si possono trascurare elementi importanti per la valutazione. Il colore della tazzina al suo interno è preferibile che sia bianco, così da osservare con maggiore nitidezza la crema
I momenti della degustazione non sono da sottovalutare, come pure la stessa tazzina. Questa deve essere realizzata possibilmente in porcellana, con una buona capacità coibente. Non una tazzina a caso, dovrà avere una adeguata conformazione: stretta in alto in modo da far convogliare più agevolmente verso il naso la carica aromatica e da non far disperdere nel medesimo tempo il flavor e la crema
Abbiamo mai degustato con attenzione il caffè? Una volta che lo abbiamo davanti ai nostri occhi nella tazzina, è sufficiente sentirne i profumi per comprenderne la complessa e variegata connotazione aromatica che lo contraddistingue. Le caratteristiche sensoriali non sono tuttavia riconducibili alle sole note olfattive e gustative
Nella vita mai trascurare i propri organi di senso. Servono per difenderci dalle insidie, ma anche per provare piacere. Il miglior modo per scegliere l’olio extra vergine di oliva è assaggiarlo, valutandone la bontà attraverso i sensi. Basta osservare tali regole
L’assaggio dell’olio non è solo un’arte, come hanno dimostrato gli studi condotti da Maura Baldioli. Molto importante il background scientifico su cui si fonda l’analisi sensoriale. Fondamentali alcuni marker chimici che, oltre ad avere un impatto sulla qualità merceologica e salutistica dell’olio vergine di oliva, sono responsabili di particolari sensazioni visive, olfattive, gustative e tattili
Corsi e corsetti in giro per l’Italia. C’è chi si presenta con l’appellativo di “accademia”, magari riportando il nome in inglese perché fa più chic. Il mondo della formazione e degli esperti assaggiatori di oli da olive rappresentano uno scenario davvero multiforme
Nelle sedute di analisi sensoriale degli extra vergini sono fondamentali. Per pulire la bocca, tra un assaggio e l’altro. Tutti conoscono la loro funzione, ma non tutti conoscono le mele giuste, le più adatte allo scopo. Ve le presentiamo
E' del 1901 la pubblicazione Oleificio moderno, di cui è autore Eustachio Mingioli. Si tratta di un testo ricco di innovazioni per il settore dell’olio, che, riletto oggi, si scoprono tante curiosità intorno all'analisi sensoriale, ai concorsi oleari, al vocabolario sensoriale e alle mappe del gusto
Tra stupore e scandalo, il discorso cade sulla percezione del difetto, o meglio sull'attribuzione o meno di un difetto organolettico. Cosa dicono in proposito gli esperti di analisi sensoriale applicata agli oli da olive?
Una scuola d’assaggio per principianti, ecco da dove partire per suscitare curiosità e interesse tra i consumatori. L’olio lo si è sempre degustato, sin dall’antichità. Perché è il modo più evidente e immediato per scoprire e apprezzare la qualità in tutta la sua evidenza
LIGURIA.BIZJOURNAL.IT
MENTELOCALE.IT
AGRICULTURE.GOUV.FR
AFFARITALIANI.IT
LANUOVASARDEGNA.GELOCAL.IT
v. tr. e intr. [lat. frīgĕre] - cuocere in olio, burro o in grasso bollente
Lo scrittore Nicola Dal Falco incontra il padre nobile della cucina italiana per un confronto su una materia prima tanto pregiata qual è il succo di oliva. “Quando vivevo con i miei genitori – racconta il grande cuoco – la merenda ideale era di versare l’olio sul piatto e, poi, intingere con del pane casalingo, tagliato a fette. Buonissimo”
Blogger e degustatrice, si sofferma sull’analisi sensoriale di vari alimenti, in particolare sul vino, senza trascurare l’olio da olive, che non manca mai sulla sua tavola. Ha una predilezione per i monocultivar: da olive Cellina di Nardò, Picholine e Moraiolo in particolare. Non trascura nemmeno gli oli “altri”: quello di Lentisco, sardo; o l’olio di nocciola tonda gentile del Piemonte. Ed evidenzia infine una anomalia: “è difficile trovare ristoranti dotati di un’ampia gamma di oli
Giornalista e blogger pugliese, con una grande passione per la cucina e i buoni frutti della terra. Predilige gli oli ottenuti da due cultivar: la Leccina, dal sapore delicato, del sud est barese, e la Coratina, del nord barese, dal piacevole piccantino. Il suo ristorante oliocentrico preferito è Menelao a Santa Chiara, di Michele Boccardi, nel centro storico di Turi
Si occupa di letteratura ed è vicepresidente del Centro Studi Sirio Giannini, autrice di un libro dedicato agli scrittori della provincia di Lucca. La sua famiglia produce olio da molte generazioni, ma a scopo esclusivamente privato, nella campagna versiliese. Il ristorante oliocentrico preferito? L'Antico Uliveto di Seravezza
Sempre e solo olio extra vergine di oliva, e, devo dire - ammette l'artista e transformational coach - che anche quel poco di burro della tradizione trentina, da parte di madre, è quasi del tutto scomparso. Il padre napoletano ha influito molto. L'alimento è unico, senza dubbio, ma l'altro senso che l'olio stimola in lei, è quello del tatto nella sua essenza oleosa, spesso utilizzato anche nei trattamenti olistici > Silvia Ruggieri
Giornalista sempre attenta alle materie prime di cui ci s nutre, non smette mai di cercare e segnalare le migliori produzioni in circolazione, e, tra i fornelli si muove con agilità e voce narrante. Ama gli oli Coratina e Nocellara del Belice, come pure il blend di Ogliarola e Leccina. Il suo ristorante oliocentrico? Antichi Sapori, di Pietro Zito
La galleria fotografica che potete ammirare è di Stefano Triulzi. Le olive sono tutte di cultivar Taggiasca, proprietà di Ivano Brunengo. Siamo in Liguria. La donna che vedete, intenta a raccogliere i preziosi frutti che si tramuteranno in olio, non è una olivicoltrice ma un’antropologa del cibo: Giulia Ubaldi. "Vivere l’emozione della raccolta, è questo che ci permette di capire cosa sia e quanto valga una materia prima così fondamentale qual è l’olio ricavato dalle olive > Luigi Caricato
Cosa significa apprendere l’arte della valutazione sensoriale degli oli da olive? Cosa accade dopo aver frequentato un corso di assaggio e aver scoperto le infinite potenzialità che si celano dietro una materia prima che tanti consumano ma senza conoscerne appieno l’identità e le tante potenzialità espressive? Il fatto è che si acquista un olio immaginando che sia eccellente per partito preso, solo perché lo si è prodotto; eppure le sorprese non mancano. La testimonianza di Marco Tribuzio, vice presidente di Confcooperative Bari-Bat
Si è sempre detto che gli italiani non siano in grado di realizzare progetti comuni e condivisi, inadatti come sono a mettersi insieme e collaborare. E’ drammaticamente vero, ma ci sono le eccezioni. E’ il caso positivo di Domenico Fazio, Giampaolo Lupi e Carlo Bianchi, tutti e tre impegnati a valorizzare i propri extra vergini a partire dal marchio collettivo "Da Vinci" > Luigi Caricato
L’azienda agraria della famiglia Clarici a Foligno vanta una tradizione ben radicata, come ben dimostrano alcune tra le immagini tratte dall’archivio storico che vi proponiamo. Ora, la nuova generazione, la quinta, con Pietro e Maria Elisabetta ha in programma un ambizioso progetto di recupero dell’antica struttura > Luigi Caricato
Perché pensare che il lavoro agricolo sia solo pura tecnica e fatica, senza alcuno spazio per i sentimenti e le emozioni? Teresa Marinucci Palermo, molisana di Rotello, a 38 anni produce olio insieme con la famiglia. Le colline sulle quali gli olivi campeggiano, sembrano contorni di corpi femminili dalle linee dolci e morbide. L’olio ricavato dalle olive è per lei elemento indispensabile come l'acqua
Pane e olio, qualunque sia il cibo e il vino che seguiranno. Parola di Aimo Moroni, patron del ristorante Luogo di Aimo e Nadia di Milano. “Ogni volta che mi chiedono il perché, rispondo che l’olio nel piatto riguarda un po’ la mia storia, molto la cultura di questo Paese e altrettanto se non di più la salute”. E aggiunge: “Resto debitore del motto di Ippocrate secondo cui l’alimento è medicamento” > Nicola Dal Falco
ALFONSO PASCALE
SANTE AMBROSI
LUIGI CARICATO
LUIGI CARICATO
LUIGI CARICATO
LUIGI CARICATO
Onofrio Spagnoletti Zeuli
Quotazioni di mercato per gli oli da olive
del 19 febbraio 2019
a cura di Adriano Caramia, Noureddine Ouazzani, Ettore Campobasso, Domenico Petrosillo
Un vino dagli aromi floreali, di agrumi, sambuco, e molto minerale, che merita i soldi spesi. Acquistato al supermercato, è il frutto di uve Chardonnay e Ribolla. Adatto, peraltro, con pesce e carni bianche alla griglia > Enrico Rana
Con questa recensione, inizia a scrivere di vino per Olio Officina Magazine, con una propria rubrica di degustazioni, l'enologo Enrico Rana. L'esordio con un vino toscano, espressione di una realtà giovane, nata nel 2008, dall’idea di quattro amici enologi > Enrico Rana
Un piatto tipico della cucina libanese, egiziana, greca, siriana, turca e israeliana, che unisce i popoli e le tradizioni alimentari del Mediterraneo e del Medio Oriente, riproposto per l’autunno che verrà da Oleificio Zucchi. Cosa ha di speciale questa ricetta oliocentrica? Una perfetta combinazione tra olio di semi di sesamo, olio di semi di arachide e, immancabile, l’olio extra vergine di oliva
Valgono entrambi i nomi. Si tratta di una pasta tipica della cucina ligure, composta da acqua, farina di grano e sale. Si abbina benissimo alla cipolla egiziana ligure cruda, come pure a una crema di peperoni e al tartufo nero della Val Bormida. Immancabile l'olio extra vergine di oliva Taggiasca in purezza > Marco Damele
Protagonista lo chef Eugenio Ghiraldi con un nuovo appuntamento de "I corsi pratici di cucina in Frantoio... per stupire con gusto". Conoscere, capire ed applicare i segreti della buona cucina imparando a scoprire i prodotti del territorio, tra stagionalità, semplicità e gusto.
World Olive Oil Exhibition. È un appuntamento molto atteso, quello con la più grande fiera al mondo dedicata agli oli da olive. È in programma nei giorni 27 e 28 marzo nella capitale spagnola ed è il luogo più adatto, sul piano delle relazioni commerciali, per proporre all'attenzione internazionale le migliori produzioni olearie
Una veste grafica rinnovata, accessibilità da mobile, integrazione con i social media e contenuti interattivi sempre aggiornati: ecco le principali caratteristiche del nuovo portale che offre news sulla Confederazione, ma anche su agroalimentare, ambiente, consumi e ricette degli Agrichef
Abbiamo collocato on line il sito della nostra casa editrice. Uno strumento utile per saperne di più sulle nostre pubblicazioni, sia cartacee, sia telematiche. Il nuovo sito è sul dominio olioofficina.eu, e affianca quelli di Olio Officina Magazine (olioofficina.it), Olio Officina Globe (olioofficina.net) e Olio Officina Festival (olioofficina.com). Buona navigazione > Luigi Caricato
A Olio Officina Festival 2019 è stata protagonista di primo piano una regione piccola ma particolarmente ricca di risorse. L'occasione per presentare al pubblico di Milano le produzioni olearie e i prodotti ittici, in occasione di una pubblicazione dedicata dal titolo "I pesci nuotano nell'olio". L'intervista a Michele Brucoli, responsabile marketing e comunicazione presso il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata
RASSEGNA STAMPA VIDEO OOF 2019. Nell'ambito del programma "Europa in Salute", su Tele Lombardia Cinzia Boschiero passa in esame alcuni tra i temi trattati durante l'ottava edizione di Olio Officina Festival (Milano, 31 gennaio, 1 e 2 febbraio 2019). Interviste a Luigi Caricato, direttore di Olio Officina Festival; Tony May, Presidente Italian Culinary Foundation, New York; Anna Cane, master blender, presidente del Gruppo oliva di Assitol
A Milano, dall'1 al 3 febbraio 2018, con tema portante "Io sono un albero". Le emozioni attraverso le immagini di una tre giorni interamente dedicata all'olio da olive e ai condimenti
Il numero 7 dell’annuario Olio Officina Almanacco quest'anno si presenta con una veste completamente rinnovata. Stesso formato, stesso numero di pagine, 96, ma con un taglio monografico, interamente dedicato all'olio gardesano e al suo territorio. Inizia così la nuova serie della rivista, dando spazio e rilievo ogni anno a un territorio altamente vocato all'olivicoltura di qualità
Olive Tree in the Mediterranean Area. A Mirror of the Tradition and the Biotechnological Innovation. La tradizione, l'innovazione biotecnologica. È su questi piani che si delinea il volume di cui è autrice principale, e curatrice, Anarita Leva. È un libro che si prospetta davvero interessante per l'industria vivaistica, nonché per quella agrobiotecnologica e cosmetica, oltre che a tutti coloro che sono sempre più legati alla crescente domanda di prodotti naturali e al richiamo dei polifenoli intesi come antiossidanti e stabilizzanti naturali degli alimenti