Le forme dell'olio
Cru Oxentina
Da una storica famiglia olearia ligure di Taggia, da cui il marchio Frantoio Giuseppe Boeri, l'originalita di una bottiglia prodotta in pochi esemplari, circa 600, ottenuti da olive taggiasca prodotte in un'areale dedicato, dove tutto riconduce al territorio, perfino la bottiglia in ardesia, pietra tipica delle valli imperiesi. Un visual che si è imposto all'attenzione dei giurati
Prodotto dall’azienda Boeri, il Cru Oxentina si presenta in una confezione che trova nella memoria i caratteri per definire un prodotto di ricercata qualità e che viene espressa attraverso il visual contemporaneo tra segni rigorosi e geometrici con inserimento di immagine in bianco e nero. Questa area sarà il luogo di una storia che a lotti diversi di produzione riceverà immagini che racconteranno il lavoro dell’azienda.
La scala dei grigi è anche la memoria nel contestualizzare l’ambiente di produzione di questo prezioso olio dove caratteristica è l’ardesia, dove l’ulivo attinge con le sue radici tutte le sue proprietà che lo caratterizzano. Non ultimo la coerenza grafica ha poi portato a rileggere la bottiglia ottenendo una texture opaca per avvicinare il consumatore ad un tatto più vellutato e corposo a ricordare l’olio.
Questa piccolissima produzione di circa 600 bottiglie di olio extra vergine di oliva Dop Riviera Ligure viene ricavata dagli uliveti di proprietà di Giuseppe Boeri, ubicati nelláreale detto Oxentina, posto a 300 metri sul livello del mare, da olive solo Taggiasca, raccolte tra metà e fine gennaio.
Il pakaging intende trasmettere rinnovamento senza con ciò dimenticare il radicamento nel territorio. Non è un caso che la bottiglia sia in ardesia, pietra tipica delle valli imperiesi e i due alberi che incrociandosi diventano una mano intendono ricordare che quella stessa mano giorno dopo giorno entra in contatto con l’operosità e il fare che contraddistingue la famiglia Boeri, di Taggia.