Corso Italia 7
Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of LiteratureDiretta da Daniela Marcheschi
Il Sud degli anni Cinquanta attraverso la voce di Piero Lotito
Giornalista del quotidiano Il Giorno, è uno degli scrittori più solidi che può vantare il capoluogo lombardo. Lo zio Aronne somigliava a Jean Gabin è un libro di ricordi in cui l’autore racconta dell’Italia post-guerra, dove ironia e malinconia affiorano in modo garbato
Piero Lotito è un giornalista che ha lavorato a lungo, e sta ancora lavorando seppur meno intensamente, per il quotidiano milanese Il Giorno.
In molti lo conoscono per l’informazione puntuale, le osservazioni critiche fini, distribuite a piene mani nei suoi begli articoli culturali che hanno per oggetto Milano, i suoi scrittori, e casi e vicende storiche e di costume che hanno avuto questa città come “scena” e grande protagonista.
Non molti sanno, però, che Lotito è uno degli scrittori più solidi che può vantare oggi lo stesso capoluogo lombardo.
Uno di quegli autori meno pubblicizzati – in questa società che spettacolarizza la letteratura à la page, in genere usa-e-getta -, ma che non tradisce.
Anche questo suo libro di ricordi si legge con gusto, tanta è la nettezza del suo stile, la misura del narrare in cui affiorano talvolta sia l’ironia sia la malinconia, ma sempre in modo garbato.
Civiltà delle lettere: viva e vegeta, anche se tanti mettono uno zelo sospetto nel dichiararla morta… ma sono morti loro, “senza saperlo”, (giusto per ricordare il genovese-milanese di adozione Eugenio Montale….).
In apertura, foto di Olio Officina©
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.