Corso Italia 7

Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of Literature
Diretta da Daniela Marcheschi

La grande letteratura polacca in Italia nel lavoro di Pietro Marchesani

Con il convegno “La Polonia, ossia ovunque” si rende omaggio al grande studioso e traduttore che contribuì a diffondere le voci di Szymborska e Milosz

Corso Italia 7

La grande letteratura polacca in Italia nel lavoro di Pietro Marchesani

Wisława Szymboska disse a Pietro Marchesani: “Senza di te, in Italia io non esisterei”.

Era il 2009 e l’aula magna dell’Università di Bologna era stracolma.

La poetessa Premio Nobel per la Letteratura era stata accolta come una rockstar.

Al suo fianco c’era Marchesani, traduttore dell’opera omnia di Szymborska, ma anche di autori della statura di Czesław Miłosz, Zbigniew Herbert, Stanislaw Jerzy Lec, Sławomir Morozek, Witold Gombrowicz.

Al grande studioso è stato dedicato il convegno “La Polonia, ossia ovunque”, nel decimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta nel 2011 a 69 anni.

Organizzato da Teatro Pubblico Ligure e Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dell’Università di Genova, si è tenuto lunedì 29 novembre alle ore 16,30, nell’aula magna di Palazzo Gio Francesco Balbi, al secondo piano di via Balbi 2.

Ha partecipato Adrianna Siennicka, Console Generale della Repubblica di Polonia in Milano.

L’ospite d’onore del convegno a cui hanno partecipato le Università di Genova, Alma Mater Studiorum di Bologna e La Sapienza di Roma, è stato Michał Rusinek, presidente della Wisława Szymborska Foundation, un ruolo a cui la lunga frequentazione della poetessa polacca presto tramutata in fidata amicizia, lo ha naturalmente destinato.

Rusinek, professore e scrittore, è stato il testimone diretto della straordinaria stagione creativa di Szymborska (1923-2012) e del suo rapporto privilegiato con Pietro Marchesani, per decenni guida inestimabile nella diffusione della cultura polacca in Italia, non solo grazie alla sua attività di traduttore, ma anche come direttore della facoltà di Lingua e Letteratura Polacca all’Università di Genova e prima come docente alla Sapienza.

Il Nobel ha ampliato l’attenzione verso una cultura in cui Szymborska occupa un posto di primo piano, contribuendo ad ampliarne la conoscenza attraverso le traduzioni di Marchesani: “Ogni caso”, “Uno spasso”, “Grande numero”, edite da Scheiwiller “Vista con granello di sabbia”, “Due punti”, “L’attimo”, edite da Adelphi, solo per fare qualche esempio.

Il Nobel del 1996 è stato il punto di partenza del rapporto tra la poetessa e Rusinek che, neolaureato, viene chiamato a farle da assistente e riesce a guadagnarne la stima compiendo un gesto imprevedibile e coraggioso, per creare un argine al flusso ininterrotto delle telefonate: tagliò i fili.

Gesto definitivo, in epoca pre wifi. Rusinek ha pubblicato “Nulla di ordinario su Wisława Szymborska” (Adelphi), in cui descrive i quindici anni di vita al fianco della poetessa. Recentemente la casa editrice Mimebù ha pubblicato il libro per bambini di Rusinek, “Piccole poesie di famiglia”, con le illustrazioni della sorella Joanna.

Ricordando Pietro Marchesani a dieci anni dalla sua scomparsa e il suo ruolo nella diffusione della poesia di Szymborska, con il convegno “La Polonia, ossia ovunque”, si apre ancora una volta la porta su una cultura ricca e profonda, non ancora abbastanza nota in Italia.

Dopo i saluti di Cristiano Broccias, direttore del Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dell’Università di Genova e di Adrianna Siennicka, Console Generale della Repubblica di Polonia in Milano, insieme a Michał Rusinek ne hanno parlato: Luigi Marinelli, professore di Slavistica – Studi Europei, Americani e Interculturali alla Sapienza Università di Roma; Laura Quercioli Mincer, professore associato di Letteratura e Cultura polacca dell’Università di Genova; Andrea Ceccherelli, professore ordinario di Slavistica – Dipartimento di Lingue e Culture Moderna dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna; Laura Salmon, professore ordinario di Lingua e Letteratura russa e di Teoria della Traduzione dell’Università di Genova; Karolina Kowalcze, docente di Lingua polacca dell’Università di Genova; Giuseppe Sertoli, professore emerito, già ordinario di Letteratura inglese dell’Università di Genova; Sergio Maifredi, presidente e direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure.

Nel 2012 a Sergio Maifredi è stata conferita la medaglia di Bene Merito da parte della Ministero degli Esteri della Repubblica di Polonia per il suo impegno nella diffusione della cultura polacca in Italia.

Gli interventi sono stati alternati a letture a cura di Andrea Nicolini e Marco Rivolta.

Pietro Marchesani, traduttore per Adelphi dell’opera omnia del premio Nobel WisławaSzymborska, a sinistra nella foto. Foto di Michal Rusinek, presidente Fondazione Wisława Szymborska.

Wislawa Szymborska. Archivio Michal Rusinek

Biografie

PIETRO MARCHESANI

Pietro Marchesani (Verona, 8 febbraio 1942 – Genova, 29 novembre 2011) è stato un traduttore italiano, che si è occupato di poesia, narrativa e drammaturgia polacca.

In particolare ha tradotto l’opera omnia di Wisława Szymborska, ma anche dei testi di Grudzinski, Czesław Milosz (Premio Nobel per la letteratura, 1980), Mrożek, Herbert, Schulz e altri autori, che conosceva personalmente. Nato nel 1942 a Verona, aveva frequentato l’Università Cattolica di Milano poi si era trasferito in Russia dove aveva insegnato all’Università di San Pietroburgo, quando ancora si chiamava Leningrado, quindi in Polonia, dove aveva insegnato presso l’Università Jagellonica.

Nel 2000, proprio quell’università gli ha conferito la laurea honoris causa.

Profondo conoscitore della cultura non solo polacca ma in modo più ampio dei paesi dell’est, aveva approfondito il Cinquecento polacco e molta della lingua poetica di quella cultura conoscendo di persona e studiando moltissimi autori.

La prima traduzione risale all’inizio degli anni Ottanta: Gente sul ponte, un lavoro della poetessa polacca Wisława Szymborska (premio Nobel per la letteratura 1996), per la casa editrice Scheiwiller.

Il suo lavoro di traduzione ha reso possibile la diffusione in Italia dell’opera raffinata e intensa dell’autrice polacca, per cui ha curato le edizioni italiane sia per Scheiwiller che per Adelphi.

Per quest’ultima casa editrice, Marchesani stava preparando un volume di prose di Szymborska.

MICHAŁ RUSINEK

Michał Maciej Rusinek, nato nel 1972 a Cracovia, è uno studioso letterario, traduttore e scrittore.

Dal 1996, è stato per quindici anni segretario della poetessa polacca Wisława Szymborska, esperienza raccontata nel libro “Nulla di ordinario”, pubblicato in Italia da Adelphi.

Oggi è presidente della Wisława Szymborska Foundation.

Nel 2002 ha conseguito un dottorato di ricerca basato sul lavoro «Tra retorica classica e retorica postmoderna” e nel 2013 completa la sua ricerca con il lavoro “Retorica del quadro.

Un contributo alla teoria percettiva della figura».

È specializzato in teoria letteraria e collabora al Dipartimento di teoria della letteratura presso la Facoltà di studi polacchi dell’Università Jagellonica.

Con la sorella, l’illustratrice Joanna Rusinek, co-crea i libri per bambini “Charm on W”, “Little Chopin” e “Kefir al Cairo”.

L’ultimo, “Piccole poesie di famiglia” è stato appena pubblicato da Mimebù Edizioni.

CRISTIANO BROCCIAS

Cristiano Broccias è direttore del Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dell’Università di Genova e professore ordinario di Lingua e traduzione inglese.

Laureato in Lingue e Letterature Moderne all’Università di Genova nel 1996, nel 2002 ha conseguito un dottorato in Linguistica all’Università di Pavia.

Nel suo campo d’interesse scientifico, un particolare interesse è riservato alla sincronia e alla diacronia fonologica e sintattica dell’inglese e alle teorie del linguaggio.

ANDREA CECCHERELLI

Andrea Ceccherelli, professore ordinario di slavistica, svolge le sue ricerche nell’ambito della polonistica.

S’interessa di letteratura polacca dal ‘500 al ‘900.

Traduttore dei grandi poeti polacchi del secondo ‘900 (Cz. Miłosz, Z. Herbert, J. Twardowski, A. Świrszczyńska).

Autore di una monografia sulle Vite di Santi di P. Skarga e dei capitoli su Rinascimento e Giovane Polonia nella Storia della letteratura polacca Einaudi, e coautore di Szymborska. Un alfabeto del mondo.

Ha tradotto la biografia di Szymborska Cianfrusaglie del passato e le memorie di M. Rusinek Nulla di ordinario Su Wisława Szymborska.

Presidente della Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione tra il 2016 e il 2018. Dal 2020 è Presidente del Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna.

KAROLINA KOWALCZE

Karolina Kowalcze è docente di Lingua polacca all’Università di Genova. Si è laureata in Filologia polacca all’Università Jagellonica di Cracovia nel 2007, dove nel 2017 ha conseguito il Dottorato in Linguistica, dedicato al bilinguismo polacco-italiano e all’identità culturale degli immigrati polacchi inItalia prima e durante il periodo Solidarnośc.

SERGIO MAIFREDI

Sergio Maifredi, nato a Genova nel 1966, regista, presidente e direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure, da lui fondato nel 2007.

Dirige teatri e festival.

È ideatore di progetti di audience engagement e community development (Atlante del Gran Kan) per Amministrazioni Pubbliche e Comuni, Fondazioni, Istituti Italiani di Cultura e Istituzioni internazionali.

Dal 2019 è direttore artistico per la Città di Barletta dell’evento storico La Disfida di Barletta. Direttore artistico di Cinque Terre Art Festival e Portus Lunae Art Festival.

Ideatore del progetto di rete STAR sistema teatri antichi romani. Curatore delle mostre d’arte Yves Klein, judo e teatro, corpo e visioni (2012) con Bruno Corà e Tutto il Teatro in un manifesto, il manifesto d’arte in Polonia a vent’anni dalla caduta del Muro (2009) a Palazzo Ducale di Genova.

Ha diretto oltre cinquanta spettacoli.

Consigliere di amministrazione della Fondazione Carlo Felice di Genova dal 2010 al 2014, direttore organizzativo del Teatro Vittoria di Roma dal 2010 al 2016, direttore artistico del Teatro Comunale di Barletta dal 2009 al 2013, vice direttore del Teatro della Tosse Genova dal 1995 al 2007 e regista residente al Teatr Nowy di Poznan in Polonia dal 2005 al 2014. Membro della Commissione Nazionale Unesco dal 2009 al 2012.

Nel 2012 ha ricevuto la medaglia di Bene Merito da parte della Ministero degli Esteri della Repubblica di Polonia per il suo impegno nella diffusione della cultura polacca in Italia.

LUIGI MARINELLI

Luigi Marinelli è ordinario di Slavistica (Lingua e letteratura polacca) presso «Sapienza» Università di Roma – Facoltà di Lettere e Filosofia, di cui è attualmente vicepreside.

Membro straniero delle due Accademie delle scienze polacche (Pan e Pau), dottore honoris causa dell’Università Jagellonica di Cracovia, fra monografie, curatele, saggi e traduzioni, ha al suo attivo circa 150 pubblicazioni in varie lingue su argomenti di carattere polonistico, comparatistico e teorico-letterario.

Ha curato per Einaudi la Storia della letteratura polacca (2004), tradotta anche in polacco presso l’editore Ossolineum di Wrocław (2009), ed è coautore del Corso di lingua polacca Hoepli (2014).

Fa parte delle redazioni e dei comitati scientifici di alcune fra le maggiori riviste filologico-letterarie polacche, e per la romana Lithos Editrice dirige la collana «leo – laboratorio est/ovest».

LAURA QUERCIOLI MINCER

Laura Quercioli Mincer è professore associato di Letteratura polacca presso l’Università degli Studi di Genova.

È autrice di oltre un centinaio di titoli tra curatele, articoli scientifici, traduzioni letterarie dal polacco.

Fra i suoi volumi, la monografia Patrie dei superstiti.

Letteratura ebraica del dopoguerra in Italia e in Polonia (Roma, Lithos, 2010).

LAURA SALMON

Laura Salmon è slavista, traduttore letterario e professore ordinario di Lingua e Letteratura Russa e di Teoria della Traduzione presso l’Università di Genova.

È esperta di traduttologia, teoria dell’umorismo, cultura russo-ebraica e onomastica letteraria.

Ha pubblicato in lingue diverse più di un centinaio di saggi e alcune monografie, tra cui Teoria della traduzione (Milano 2017, Mosca 2020).

Ha tradotto dal russo opere di narrativa (L. Tolstoj, F. Dostoevskij, I. Turgenev, S. Dovlatov) e di poesia (in metrica): …e così via…. di Boris Ryžij (Rovigo 2018), Quartine, “gariki” di Igor’ Guberman (Rovigo 2020), Il banchetto al tempo della peste di A. Puškin (Brescia, 2021).

Per la traduzione letteraria, ha ottenuto i premi: Monselice 2009, Russia-Italia, Lev Tolstoj 2010, Gorky 2017.

GIUSEPPE SERTOLI

Giuseppe Sertoli ha insegnato Letteratura inglese nelle università di Perugia, Palermo e, dal 1977 al 2013, Genova, dove ha diretto per molti anni il Dipartimento di Lingue e letterature straniere e ha coordinato il corso di dottorato in Letterature comparate euro-americane.

La sue principali aree di ricerca sono il Settecento, in particolare la narrativa e il pensiero critico ed estetico, e la transizione fra Otto e Novecento.

Ha curato edizioni di L. Sterne (Viaggio sentimentale / A Sentimental Journey, Milano 1983), E. Burke (Inchiesta sul Bello e il Sublime, Palermo 1985), D. Defoe (Le avventure di Robinson Crusoe, Torino 1998), J. Conrad (Cuore di tenebra / Heart of Darkness, Torino 1999: Suspense, Genova 2013), J. Addison (I piaceri dell’Immaginazione, Palermo 2002), S. Johnson (Rasselas principe d’Abissinia, Venezia 2005).

Una raccolta di suoi saggi settecenteschi è in corso di stampa presso la casa editrice Ecig di Genova nella collana di studi culturali “Laputa” da lui diretta insieme a Fabio Cleto dell’Università di Bergamo.

È anche l’autore di Le immagini e la realtà. Saggio su Gaston Bachelard (Firenze 1974).

Foto in apertura Wislawa Szymborska a Corleone. Amava il Padrino e i nomi delle città.

Si ringrazia per la notizia, le foto all’interno e in apertura Eliana Quattrini

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