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Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of Literature
Diretta da Daniela Marcheschi

La scomparsa di Giuseppe “Pucci” Maffei

È stato tra i maggiori psicoanalisti italiani. Junghiano, colto, sensibile, empatico. La sua opera porta luce

Daniela Marcheschi

La scomparsa di Giuseppe “Pucci” Maffei

Sabato 18 settembre è morto a Lucca, dopo una lunga malattia, Giuseppe (Pucci) Maffei, uno dei maggiori psicoanalisti italiani. Bello in particolare, per me, il suo libro I linguaggi della psiche (Bompiani, 1986).

Maffei era uno junghiano, colto, sensibile, empatico e un caro amico: ore trascorse insieme, passeggiate, cene, conversazioni, progetti realizzati (Materiali per il piacere della psicoanalisi) e altri no (un volume sulla bellezza).

A suo tempo lo avevo fatto incontrare con un altro grande della psicoanalisi italiana, Giovanni Sias – lui un freudiano e morto troppo presto.

Uomini, analisti, pensatori molto diversi e da non dimenticare. Per favore, leggiamone, studiamone le opere: portano luce.

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