Corso Italia 7
Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of LiteratureDiretta da Daniela Marcheschi
L’autorevole profilo culturale di Ferruccio Fölkel
Da leggere perché… 17 poesie del giudeo, Con un’appendice di pagine di Fölkel in poesia e in prosa degli anni Cinquanta è un volume che ripropone i testi inclusi dall’autore nella plaquette pubblicata con lo pseudonimo Ernesto Belgrano. I lettori più avvertiti ne conosceranno la raccolta matura Monàde. 33 poesie del giudeo e l’autorevole profilo culturale
Ernesto Belgrano (Ferruccio Fölkel), 17 poesie del giudeo, Con un’appendice di pagine di Fölkel in poesia e in prosa degli anni Cinquanta, a cura di Elvio Guagnini, Trieste, EUT, 2023.
Si tratta di un volume che ripropone i testi inclusi da Ferruccio (Fery) Fölkel (Trieste 1921-Monfalcone 2002) nella plaquette pubblicata con lo pseudonimo Ernesto Belgrano, 17 poesie del giudeo, Roma, Edizioni del Canzoniere, 1954, con l’aggiunta di altri versi – Sei poesie del 1950 e il componimento Paese straniero ma quale… del 1956 – e un racconto Cronaca del giudeo del 1955. I lettori più avvertiti ne conosceranno la raccolta matura Monàde. 33 poesie del giudeo (Milano, Guanda, 1978) e l’autorevole profilo culturale: tra gli ideatori della collana “Oscar”, Fölkel è stato a lungo un alto funzionario della casa editrice Mondadori, ma anche traduttore e autore del volume La risiera di San Saba (Milano, Mondadori, 1979; e Milano, BUR, 2000), nonché curatore di Storielle ebraiche, Nuove storielle ebraiche e Cinque sogni e altre storielle ebraiche (tutti Milano, BUR, rispettivamente 1988, 1990 e 1999).
Il padre di Fölkel era un impiegato della Banca Commerciale Triestina: di origine ungherese, si era convertito al cattolicesimo; la madre era una sloveno-tedesca, cattolica. Ciò tuttavia non gli impedì di vivere dal 1938 fino alla sconfitta nazi-fascista quella condizione di “giudeo” a cui alludono i titoli delle sue raccolte di versi.
Elvio Guagnini, nelle sue precise Notizie sulle «Poesie del giudeo» di Ferruccio (Fery) Fölkel (pp. I-XXVII) e con la finezza critica che ben gli conosciamo, illumina il «cantiere di lavoro» della poesia giovanile di Fölkel, che ebbe il sostegno, fra gli altri di Vittorio Sereni, e che si colloca negli ambiti del realismo poetico e di testimonianza del secondo dopoguerra.
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