Corso Italia 7

Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of Literature
Diretta da Daniela Marcheschi

Nel giorno in cui il mondo fu creato

Amedeo Anelli

Nel giorno in cui il mondo fu creato

Collana: AvaglianoPoesia 6 ISBN 978-88-8309-414-9 P. 80 euro 12,00

[di Nikolaj Stepanovič Gumilëv – traduzione e cura di Amedeo Anelli]

IL LIBRO

Nel giorno in cui il mondo fu creato è la prima, ampia, antologia italiana di versi di Nikolaj S. Gumilëv (1886-1921), autore russo che molta influenza esercitò sulle generazioni più giovani, nel suo paese, e di cui erano finora note, da noi, solo rare composizioni.

La traduzione italiana di Amedeo Anelli, nei suoi ritmi scanditi, restituisce la voce fresca e forte di un protagonista della letteratura internazionale del Novecento: in breve, di un giovane poeta dalla vita intensa, grazie ai suoi viaggi in Europa e in Africa; all’amore ricambiato per Anna Achmatova; alla partecipazione, come volontario, alla Prima guerra mondiale di cui fu un eroico combattente; al suo rientro in patria conclusosi con la morte prematura per una condanna ingiusta. Da La giraffa a La guerra, da Canzone a Spavento stellare o a Non conosco questa vita, il lettore delle poesie di Gumilëv, raccolte in questo volume, ne riscoprirà l’incontro vitale con le meraviglie naturali, gli sconvolgimenti del mondo contemporaneo e la morte. Il tutto all’insegna di una ricerca poetica originale, tesa a sostituire le aure mistiche e remote della poesia simbolista con limpidezza di visione e di stile: con la parola-cosa. [Daniela Marcheschi]

Nikolaj Stepanovič Gumilëv, fra i maggiori poeti europei di lingua russa, nacque a Kronštadt, nel 1886. È del 1905 la sua prima raccolta poetica Il cammino dei conquistatori. Grande viaggiatore fu più volte in Francia, in Italia e in Africa, partecipando a safari e raccogliendo oggetti e reperti. Nel 1910 sposò la poetessa Anna Achmatova e pubblicò la raccolta Le perle. Nel 1913 fondò con altri poeti l’Acmeismo. Gumilëv scrisse poi diversi articoli teorici e fu un finissimo traduttore da diverse letterature, e in particolare dalla francese. Nel 1912 pubblicò la raccolta Il cielo estraneo. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, Gumilëv si arruolò volontario. Distaccato in Macedonia durante la rivoluzione del 1917, volle tornare nel 1918 in patria, dove pubblicò Il falò e La tenda e nel 1921 Colonna di fuoco. Arrestato il 3 agosto con la falsa accusa di partecipazione a un complotto monarchico, fu fucilato il 25 agosto.

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