Corso Italia 7
Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of LiteratureDiretta da Daniela Marcheschi
Odio e amore che divengono stima reciproca
Una settimana particolare, quella che il Teatro del Giglio ha dedicato a Pea, Pound, Pasolini – definiti giustamente «Tre irregolari del Novecento». Nato da un progetto di Leonardo Petrillo, lo spettacolo andato in scena Pasolini/Pound. Odi et amo nasce da una storica intervista rilasciata da Pound a Venezia, nella sua casa di Calle Querini nell’ottobre del 1967

Pasolini/Pound. Odi et amo di Leonardo Petrillo, regia di Leonardo Petrillo con Maria Grazia Plos e Jacopo Venturiero
Lucca, Teatro del Giglio, 22 marzo 2024
Una settimana particolare, quella che il Teatro del Giglio ha dedicato a Pea, Pound, Pasolini – definiti giustamente «Tre irregolari del Novecento» – dal 18 al 24 marzo con spettacoli, conferenze, reading in ricordo dei tre grandi artisti.
Tre “PPP” che non solo sono le iniziali di Pier Paolo Pasolini, ma che si irradiano, dilatandosi, al grande scrittore versiliese Enrico Pea e al poeta statunitense (ma, a tutti gli effetti, italianizzato) Ezra Pound.

Foto di Mariapia Frigerio
C’è la verità artistica di questi tre grandi che supera le reazioni di parte, perché alla base di questo progetto, caldeggiato dalla dottoressa Silvia Poli, c’è l’intento di condurre il dibattito contro ogni omologazione, in una visione il più possibile libera.
L’ennesima dimostrazione di come Lucca sia luogo di variegati interessi culturali che vanno dal festival Dillo in sintesi alla ripresa alla grande della Società dei Lettori.
In questa occasione un ruolo importante lo ha avuto il teatro.
Al Teatro del Giglio è infatti andato in scena lo spettacolo Pasolini/Pound. Odi et amo nato da un progetto di Leonardo Petrillo che si basa su una storica intervista rilasciata da Pound a Venezia, nella sua casa di Calle Querini, nell’ottobre del 1967.
Il caporedattore della cultura del TG1 era, in quell’anno, Vanni Ronsisvalle che volle che l’intervista venisse fatta proprio da Pier Paolo Pasolini.
Così, con un’intuizione geniale, fece incontrare il “poeta emarginato” con l’intellettuale più eretico del comunismo italiano, cioè due universi distanti per età, politica e letteratura, ma… con lo stesso amore per la poesia, unico luogo in cui le differenze scompaiono.
In scena compaiono sia i due “giganti” della letteratura, attraverso la riproduzione dello storico video della RAI, sia due attori che interpreteranno le parti di Olga Rudge – matura amante e governate di Pound – e del giovane regista Ronsisvalle.

Foto di Mariapia Frigerio
Tra frasi proiettate di Pasolini a cui sapientemente si alternano quelle di Pound e dichiarazioni degli autori («Le fughe di Bach e Vivaldi mi hanno ispirato i Cantos» e Pasolini «Ho voluto unire Bach con scene popolari») si dipana il racconto delle loro vie crucis fino alla fine dello spettacolo in cui sarà la loro scrittura a conquistare appieno la scena.
Applausi ai due bravissimi e “sobri” attori (Maria Grazia Plos e Jacopo Venturiero) che si palleggiano con garbo figure maschili e femminili legate alle vite dei due grandi protagonisti in un tempo (un’ora circa) perfetto per toccare le corde del pubblico.
Di certo grande merito di questa operazione va anche all’autore-regista, Leonardo Petrillo.
In apertura, foto di Gabriele Crozzoli
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