Corso Italia 7

Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of Literature
Diretta da Daniela Marcheschi

Quando Orfeo si voltò indietro

Ritornare ai classici. Il celebre cantore della mitologia greca si volta perché il futuro per gli Antichi non è davanti a noi (di fronte vediamo con chiarezza  il nostro passato) bensì dietro le spalle: il desiderio di vedere il proprio futuro con Euridice lo tradisce e punisce

Anna Ferrari

Francesco, un santo che piace a tutti

È una presenza tra luci e ombre, che, con le sue contraddittorietà, assume una connotazione potentemente umana. Ad attirare l’attenzione, tra i vari motivi, la sua contemporaneità, come pure il suo essere uomo del proprio tempo, fortemente radicato nella spiritualità medioevale. Nel monologo di Giovanni Scifoni nella cornice del Teatro La Versiliana, emerge, netta, la potente figura del narratore di Dio. La definizione dello spettacolo è lo stesso protagonista a darcela: una giullarata postmoderna tra strumenti antichi, moderni, medievali, jazz

Mariapia Frigerio


Due libri per ripensare alcuni nodi della società contemporanea

Da leggere perché… Usciti per opera di uno studioso dalle ampie prospettive teoriche, Walter Rinaldi, i volumi La formazione e il Post-moderno. Contributi critici e Giustizia e povertà. Universalismo dei diritti, formazione delle capacità sono stati pubblicati sedici anni fa, ma li segnaliamo volentieri per l’importanza attuale dei temi affrontati e per il loro orizzonte critico

Daniela Marcheschi


Nel “Preludio” di Simone Weil si afferma con forza il principio della responsabilità

Da leggere perché… Tradotto da Maura del Serra, Il radicamento. Preludio a una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano è uno dei saggi più intensi della filosofa, pubblicato in Francia nel 1949. Nel nostro Paese apparve per la prima volta nel 1954, presso le Edizioni di Comunità, con il titolo La prima radice e nella versione di Franco Fortini

Daniela Marcheschi


Una gabbia al libero pensiero

Ezra in gabbia o il caso Ezra Pound, scritto e diretto da Leonardo Petrillo, si basa sugli scritti e sulle dichiarazioni dello stesso Pound. Uno spettacolo che, come scrive il regista, tratta delle sue ossessioni: quelle per la giustizia, per la libertà, per l’usura che corrode il mondo

Mariapia Frigerio


Quando si parla delle opere di Rodari, il nome di Giorgio Diamanti è una garanzia

Da leggere perché… È il più formidabile conoscitore dello scrittore piemontese, e anche il più generoso sostenitore di chi si voglia dedicare agli studi rodariani: pronto come è a suggerire la consultazione di testi e documenti pertinenti e a metterli concretamente a disposizione se necessario. Il volume di cui vi vogliamo parlare, Al servizio del bambino. Dall'incontro con Gianni Rodari ad oggi 1974-2024, è stato pubblicato e promosso dal comune di Forlì

Daniela Marcheschi


Una donna come tante

Già sulle scene parigine nel 2010, ne La madre il tema dominante è l’amore materno che si concentra soprattutto sul figlio maschio. All’inizio il tono da black comedy strappa al pubblico più di un sorriso, ma lentamente muterà direzione divenendo un dramma spietato di cui Anna, la protagonista, è la vittima, isolata dal suo stesso mènage familiare

Mariapia Frigerio


Odio e amore che divengono stima reciproca

Una settimana particolare, quella che il Teatro del Giglio ha dedicato a Pea, Pound, Pasolini – definiti giustamente «Tre irregolari del Novecento». Nato da un progetto di Leonardo Petrillo, lo spettacolo andato in scena Pasolini/Pound. Odi et amo nasce da una storica intervista rilasciata da Pound a Venezia, nella sua casa di Calle Querini nell’ottobre del 1967

Mariapia Frigerio


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Marco Giovenale è uno dei più seri e concentrati autori della sua generazione

Da leggere perché… In Oggettistica. Corpi opachi e questioni di contenuto, in cui versi e prose brevi si intrecciano in modo libero ed efficace a formare raccontini, aforismi, apologhi, poemetti, il titolo sembrerebbe rimandare a quegli oggetti di varia utilità – o inutilità – da adoperare in casa o da regalare. E in effetti il lettore può imbattersi in stracci e cenci, in un cacciavite, in fioriere, in cibi oleosi. Tuttavia, scopriamo presto che «oggettistica» diventa anche l’angoscia e tutte quelle cose che esistono, che si vedono o meno, ma che procurano effetti

Daniela Marcheschi


Fotografare l’arte

Non c’è solo tecnica, c’è molto altro. L’arte è emozione e racconto. Un segreto sta forse nel percepire la luce. Quando si ha a che fare con la pittura, è come se una parte dell’anima di chi ha lavorato fosse lì a trattenerti. Si scorge la bellezza del segno, ogni trasparenza, fino alla densità e velocità delle pennellate. Con la scultura si può veramente impazzire, nel tentativo di trarne la descrizione più personale. Si può girare intorno all’opera fino a scoprire il significato che vogliamo darle. Fotografare l’architettura è invece una vertigine: scopri lo spazio e le sue misure, i vuoti, i pieni, non c’è altezza che soddisfi

Carla Morselli


Lungo i binari un viaggio che è metafora della vita

Taccuino di lettura. Quello di Marino Magliani è un romanzo circolare, che parte da Sanremo e a Sanremo si conclude. Con uno stile apparentemente semplice, Il bambino e le isole (un sogno di Calvino) riesce a far commuovere il lettore mentre accompagna il protagonista, il «vagabondo ferroviario», per tutta la Liguria, dalle stazioni del Ponente a quelle del Levante

Mariapia Frigerio


Il lavoro non nobilita (più) nessuno

L'atroce morte di Satnam Singh è la spia di un paese alla deriva, di una cultura agonizzante, di una società in cui tutti siamo schiavi, come scrisse Simone Weil, di quella impietosa legge del profitto che pesa di un peso inumano su tutta la vita industriale.

David Fiesoli