Corso Italia 7
Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of LiteratureDiretta da Daniela Marcheschi
Quando le parole accorciano le distanze fra i popoli
Da leggere, perché... Un libro originale e unico quello di Giuseppe Ieropoli, dove, a partire dagli studi di Giovanni Semerano emerge come gli indoeuropeisti parlino di radici di parole, come se le lingue appartenessero all’ambito della botanica e non delle discipline storiche
Questo volume di Ieropoli chiarisce perché gli studi di Semerano incontrino tante resistenze e vengano a torto poco letti e ponderati.
La linguistica odierna ancora separa le lingue semitiche dalle lingue europee, come se tante civiltà contigue del passato, contro ogni evidenza storica e archeologica, abbiano limitato i loro contatti alle merci e non pure agli esseri umani, alla cultura e alle lingue che ne sono veicoli.
Ancora gli indoeuropeisti parlano di radici di parole, come se le lingue appartenessero all’ambito della botanica e non delle discipline storiche. Semerano, al quale ho potuto essere vicina nella giovinezza, con la sua originale opera di linguista, Le origini della cultura europea (Firenze, Olschki, 198-1994, 2 voll., 4 tomi), studia le basi delle parole, ne ricostruisce i valori storico-culturali, accorcia le distanze fra i popoli: fra Oriente e Occidente; e ce n’è bisogno.
Giuseppe Ieropoli, Giovanni Semerano e la dicotomia Indoeuropeisti-Semitisti, Prefazione di Massimo Cacciari, Lavis, La Finestra Editrice, 2018.
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.