Corso Italia 7
Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of LiteratureDiretta da Daniela Marcheschi
Quattro poesie
Poeta, saggista e critica letteraria, le sue opere - presenti in mostre, volumi storici, antologie, plaquettes - sono tradotte in inglese, spagnolo, francese, olandese, arabo, russo, albanese, armeno e, in giapponese, da Ikuko Sagiyama
Il limite [1]
L’aiuola delle ortensie
è un catino colmo di memoria,
quel sentiero, stretto e irto
– un coltello affilato.
Il cancello divelto
segna il limite
tra rispetto e disprezzo:
improvviso, l’artiglio
della strega strappa
i boccioli del ciliegio
e nella corolla inietta,
lento, il veleno.
È sera, geme
la rondine. Poi tace.
Di luce sua propria [2]
Se il mare lo vuole, la luna s’inquieta
e illumina solo quell’onda.
Sovverte i suoi cicli. Curiosa,
si chiede se al sole conviene
strappare lo scettro e accendere
poi – di luce sua propria – la terra.
Io chiedo [3]
Io chiedo: “Perché i vostri nervi
accesi, i silenzi perduti
– quei talenti mal spesi?”.
Io chiedo: “Perché lo stomaco infetto?”
– e lo scompiglio dilaga; di stracci ti vesti,
mio fiore di seta, ti offendi, ti spogli…
Io chiedo: “Perché il rancore fa strage
la parola è un fendente? – le fatiche dei giorni,
quel tossire impulsivo.
Nelle rughe lo spasmo di un’ora, il coraggio
dell’alba – nel petto l’amaro inghiottito,
le notti ferrose in attesa
di un sole già smunto.
Ma se c’è una Croce per amore
sofferta – io vi chiedo perdono
delle pezze arruffate con cui vi ho vestito,
del tocco di pane con cui vi ho nutrito.
Un po’ di pace – vi chiedo,
mentre veglio – e canto,
come il vento – quando geme.
Solo per un giorno
Scivolo nel lago di ghiaccio,
uncane tenta l’insperato salvataggio…
La curva è stretta, inaspettata.
Freno – mi fermo sull’abisso.
Poi, riprendo la marcia rettilinea.
Ma il pericolo è là,
un avviso imprevisto di chiamata:
il padre è morto,
la madre in quarantena,
i figli famelici, incupiti.
Questo borgo è un paradiso di costi
e fatica. Tra i boschi del Gottero,
il cinghiale ha smarrito la via maestra.
Stasera mangeremo carne.
Alla stazione – un caffè zuccherato,
nella bisaccia matite e temperini,
il righello per la speranza,
uno scrigno ricolmo di pazienza.
Sul fondo della tazzina disegno la sagoma
di uno spillo, l’alba frantumata, il fiore
di zucchina vivo solo per un giorno.
[dalla raccolta inedita L’eremo dei pensieri sospesi]
Adele Desideri
Poeta, saggista e critica letteraria, vive e lavora a Milano. Ha pubblicato i libri di poesia Salomè (Il Filo, 2003), Non tocco gli ippogrifi (Campanotto, 2006), Il pudore dei gelsomini (Raffaelli, 2010), Stelle a Merzò (Moretti&Vitali, 2013 – Rosa dei finalisti Premio Letterario Camaiore 2014). E il romanzo La Figlia della memoria (Moretti&Vitali 2016, prefazione di Davide Rondoni, nota critica di Franco Loi – segnalato al Premio Letterario Internazionale Viareggio Rèpaci 2017).
Le sue opere – presenti in mostre, volumi storici, antologie, plaquettes– sono tradotte in inglese, spagnolo, francese, olandese, arabo, russo, albanese, armeno, in giapponese da Ikuko Sagiyama.
Nel 2015 è uscita la traduzione in spagnolo di Carlos Sánchez de Il pudore dei gelsomini (El pudor de los jazmines, Raffaelli), e-book. Nel 2017 è uscita la traduzione in inglese di Gray Sutherland di Stelle a Merzò (Stars at Merzò, Edizioni Kolibris, 2017), e-book.
Il Maestro Andrea Mannucci ha composto il Concerto per orchestra d’archi La figlia della memoria (2017), ispirato all’omonimo romanzo di Adele Desideri, partitura a cura delle Edizioni Suvini e Zerboni (Sugarmusic Spa), Milano, 1 dicembre 2017.
Note
[1] La poesia Il limite è stata pubblicata in Poetrydream, in http://antonio-spagnuolo-poetry.blogspot.com/2012/03/poesie-adele-desideri.html, 30 marzo 2012.
[2] La poesia Di luce sua propria è stata pubblicata nella plaquette Adele Desideri, Capriccio del fuoco, con sette disegni di Eugenio Zanon, prefazione di Rosa Pierno, a cura di Evelina Schatz, catalogo del Caffè LADOMIR, Global Print S.r.l., Gorgonzola, ottobre 2010; ne Enciclopedia degli autori di poesia dall’anno 2000, a cura di Gianmario Lucini, volume 1, Edizioni CFR, Piateda, Sondrio, 2012.
[3] Su una precedente versione della poesia Io chiedoil Maestro Andrea Mannucci ha composto il concerto Una croce trafitta d’amore (partitura a cura delle Edizioni Suvini e Zerboni, Sugarmusic s.p.a., Milano, settembre 2017).
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