Tutta la bellezza della narrativa tra contenuti e linguaggio

Segnaliamo alcuni libri di narrativa (romanzi e racconti), invitando a leggerli. Lo si fa con piacere.  Tutti i titoli che seguono presentano infatti aspetti interessanti nelle scelte dei contenuti e del linguaggio o nella loro costruzione formale:

– Michele Cecchini, E questo è niente, Torino, Bollati Boringhieri, 2021.

Il romanzo racconta la storia di un bambino tetraplegico, della sua capacità di reinventare quella esistenza giudicata “infelice” dagli adulti, e  l’incontro con un medico, che è nella realtà Adriano Milani, fratello di don Lorenzo, e che darà una linfa nuova alla vita del piccolo Giulio.

– David Plante, L’Amante puro, a cura di Michela Barchi, Parma AMC, 2022.

L’amante di cui si parla è il poeta greco Nikos Stangos. Stephen Spender, Jorge Luis Borges, E. M. Forster, Francis Bacon, Louis Aragon, Anthony Caro e tanti altri, i nomi-personaggi che si incontrano fra le pagine di questo «memoriale del Dolore»: un libro che, nella sua sincerità,  è apparso a Philip Roth, grande estimatore di Plante, «Un lamento straziante e coraggiosamente intimo».

– Laura Guidugli, Abbraccia dove sei, Ancona, peQuod, 2023.

Una raccolta di racconti brevi o un romanzo di racconti del Tempo e della Vita umana che sempre ritorna uguale a sé stessa eppure diversa? Il libro si apre con la storia Io, Euridice e termina specularmente con quella Io, Eco: due figure del mito greco e due poli emblematici del destino della donna. E, nel mezzo, tante altre narrazioni, tante altre esistenze femminili nella pienezza dell’amore e nella sua assenza.

Daniela Marcheschi