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Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of Literature
Diretta da Daniela Marcheschi

Una casta sensualità “tutta fresca di colore”

La pittura di Louis Fratino è poesia nel senso etimologico del termine, ovvero “fare, creare dal nulla”. E la poesia, nei suoi quadri, la dipinge. Fino al 2 febbraio 2025, al centro per l'arte contemporanea “Luigi Pecci” di Prato, l'opera dell'artista statunitense “satura” di colore, corpo, e poesia. Gli organizzatori della mostra avvertono: “contiene immagini sessualmente esplicite, si consiglia la visione a un pubblico adulto”. In realtà può, e dovrebbe, essere visitata e goduta da chiunque ad ogni età

David Fiesoli

Una casta sensualità “tutta fresca di colore”

«Ecco il fanciullo acquatico e felice / Ecco il fanciullo gravido di luce / più limpido del verso che lo dice». Lo trovate, oltre che nei versi di Sandro Penna, dipinto da Louis Fratino nella mostra che si è aperta a Prato, al Centro per l’arte contemporanea Pecci.

Finalmente colore che si gonfia, paesaggi che si aprono, corpi che si snodano in giardini lussureggianti, riposano sulle rive del mare, oppure, sfiorati dal rosa e dal verde, sdraiati sopra letti accoglienti. Corpi di ragazzi come quelli che Sandro Penna celebra nelle sue poesie: limpidi di gioventù, spiati dal pennello, casti anche quando fanno sesso, o forse, chissà, l’amore.

La pittura di Louis Fratino è poesia nel senso etimologico del termine, ovvero “fare, creare dal nulla”. E la poesia, nei suoi quadri, Fratino la dipinge. Di fronte a un ragazzo seduto, con lo sguardo verso il basso e lontano, sta sopra un tavolino un libro, che racchiude proprio le poesie di Sandro Penna. Altri richiami letterari, in altri dipinti, omaggiano Buzzati, Patrizia Cavalli, richiamano i versi di Pasolini, gli scritti di Mario Mieli.

Il legame letterario e poetico sta anche nel titolo della mostra: “Satura”, come la raccolta poetica di Montale. Tutta l’arte si fa letteratura quando non c’è alcuna concessione a niente che non sia l’opera stessa, come raccomandava la poetessa russa Marina Cvetaeva, che scrisse: «Gloria, denaro, trionfo di questa o quell’idea – qualsiasi obiettivo estraneo all’opera è la sua fine». E nelle opere di Fratino nulla distrae dalla loro forma e dal loro contenuto.

Le ispirazioni che si colgono dietro le sapienti pennellate rimandano certo ad alcuni maestri del Novecento italiano come De Pisis, Carrà, o Mafai, ma gli occhi grandi e spalancati di quei ragazzi penniani dal sorriso appena accennato e saturo di enigmi, riportano alla contemporaneità degli antichi kouros greci, colti in una misteriosa e sensuale immobilità: perfino nell’amplesso il movimento dei corpi si può soltanto intuire. Proprio come accade leggendo le caste poesie di Penna. Del resto, come scriveva G.K. Chesterton, «anche il vizio richiede una sorta di verginità».

È come il velo che appena panneggia i corpi delle Càriti nella Primavera del Botticelli, che le le trasformò in Castità, Voluttà e Bellezza, unendo in un sublime intreccio i regni di Artemis e di Afrodite. Questa unione si respira nei dipinti di Louis Fratino. Una casta sensualità “tutta fresca di colore”, per parafrasare il verso di Sandro Penna che descrive il mare.

Satura, come si premura di spiegare il comunicato che presenta l’esposizione curata da Stefano Collicelli Cagol, rimanda anche al latino Satura Lanx, un piatto da portata riempito con diverse primizie e pensato per essere offerto agli Dei. Che infatti amano la ricchezza di colori, l’opulenza materica e la conciliazione degli opposti. Tutte virtù dell’opera di Louis Fratino: contemporaneità dell’arte che è finalmente coesistenza dei tempi.

La mostra, imperdibile, rimarrà al museo Pecci di Prato fino al 2 febbraio 2025.

Altre opere di Fratino si trovano alla Biennale di Venezia 2024, che chiuderà il 24 novembre.

(Nota a margine: probabilmente per evitare polemiche gli organizzatori della mostra hanno dovuto avvisare: Louis Fratino. Satura contiene immagini sessualmente esplicite, pertanto si consiglia la visione a un pubblico adulto”. In realtà può, e dovrebbe, essere visitata e goduta da chiunque ad ogni età).

 

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