Gotha alimentare

Lanfranco Conte

Lanfranco Conte

Già docente di Chimica degli Alimenti, coordina il Gruppo esperti chimici olio di oliva della Commissione Europea e fa parte del gruppo italiano del Codex Alimentarius e della Commissione per l’aggiornamento dei metodi di analisi per gli oli e i grassi del Ministero delle Politiche agricole e del Gruppo oli e grassi dell’UNI/ISO

Olio Officina


Lanfranco Conte [Foggia, 22 maggio 1953] è stato docente universitario di Chimica degli Alimenti e ricopre tuutora ruoli di primo piano in diverse commissioni scientifiche nazionali e internazionali.

Nato a Foggia nel 1953, nel 1954 si trasferisce a Bologna, città che lascerà nel 1994 per trasferirsi a Udine, ove attualmente risiede.

Percorso di formazione e prime attività lavorative

Nel 1971 Lanfranco Conte si è diplomato Perito Chimico presso l’Istituto Tecnico Industriale Aldini Valeriani di Bologna e nel 1971 si è immatricolato presso l’Università degli Studi di Bologna, ove nel 1977 si è laureato in Scienze Biologiche, discutendo una tesi sperimentale in Chimica delle Fermentazioni.

Agli studi universitari ha affiancato l’attività lavorativa: nel 1972, lavorando sull’analisi e la depurazione degli effluenti industriali per conto di un’azienda Italiana, svolgendo tutta l’attività in UK, a Leight (Manchester), presso la Sutcliffe & Speackman. L’attività prevedeva l’analisi di effluenti di differenti attività produttive (galvanotecnica, cartiere, stabilimenti tessili, allevamenti zootecnici), la progettazione delle strategie di depurazione e la progettazione dei relativi impianti.

Dal 1973 al 1982 è stato assunto come Tecnico di laboratorio presso l’Istituto di Industrie Agrarie dell’Università degli Studi di Bologna (direttore il prof. Umberto Pallotta) e associato al gruppo di ricerca sulla Chimica dei Lipidi (responsabile scientifico il prof. Pompeo Capella). Nello stesso periodo ha avuto modo di apprendere le applicazioni delle tecniche cromatografiche e di seguirne lo sviluppo che in quegli anni vedeva il passaggio dalla gascromatografia su colonne impaccate a quella con colonne capillari, entrambe spesso accoppiate alla spettrometria di massa.

I principali campi di ricerca in cui Lanfranco Conte venne indirizzato furono la caratterizzazione della composizione quali quantitative dei principali oli alimentari, ma anche la caratterizzazione della frazione lipidica di varie specie vegetali, nonché lo studio dei meccanismi di reazione dell’ossidazione lipidica.

Dal 1979 al 1983, ha seguito il progetto dell’allora Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste sul potenziamento della coltivazione delle piante oleaginose in Italia, occupandosi della caratterizzazione del prodotto, sia in termini di qualità delle sementi, sia della composizione degli oli da essi estratti. In questo ambito, utilizzò uno dei primi strumenti NIR presso l’Istituto sperimentale per le Coltivazioni Industriali di Bologna (MIPAAF), costruendo le rette di taratura per la valutazione di girasole, colza e soia.

Nel 1982 ha ricoperto i ruoli di analista chimico, con carriera direttiva presso il Servizio vigilanza e repressione frodi (oggi Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agro Alimentari e la Repressione delle Frodi – ICQRF) dell’allora Ministero dell’Agricoltura (oggi Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) dove restò in servizio sino al 1992.

In questo ambito si è occupato delle analisi di controllo di vari prodotti alimentari, oltre agli oli d’oliva e di semi, anche di vino, che nel 1985 lo ha visto coinvolto nello sviluppo di un metodo per la determinazione del dietilenglicole nei vini e nel 1986 nelle indagini relative alla sofisticazione dei vini con metanolo. Si è occupato inoltre della valutazione della presenza di latte vaccino in mozzarelle di bufala mediante elettroforesi.

Nei medesimi anni ha sviluppato una collaborazione col gruppo di ricerca di Biologia marina dell’Università di Bologna, sviluppando la caratterizzazione della frazione lipidica di alcuni organismi marini, nonché del fito- e zoo- plankton, anche in relazione ad alcuni contaminanti.

Attività di docente universitario

Negli anni accademici 1986/87, 1987/88 e 1989/90, è stato Professore a contratto per corso integrativo di Tecnologia e controllo qualità in ambito Elaiotecnico e lattiero caseario, all’interno del corso di “Industrie Agrarie” e nell’anno accademico 1991/92 è stato Professore a contratto di Industrie Agrarie presso l’Università Politecnica delle Marche.

Nel 1992 è risultato vincitore di un concorso per professore associato presso l’Università di Udine, dove, nel 1994, vinse un altro concorso, per professore ordinario di Chimica degli Alimenti, ruolo che ha lasciato nell’ottobre 2018 per dimissioni volontarie. Attualmente è in quescienza.

Percorso professionale, pubblicazioni, collaborazioni e incarichi

Presso l’Ateneo di Udine il professor Lanfranco Conte ha riorganizzato il gruppo di ricerca in Chimica degli Alimenti, principalmente indirizzando i campi di indagine verso tre filoni principali: olio d’oliva, contaminanti organici e ossidazione dei lipidi, a fianco dei quali alcuni filoni collaterali riguardarono la presenza di ammine biogene in prodotti conservati, il miele nell’ambito del progetto di ricerca “Ape Miele Ambiente – AMA” del MIPAAF, in collaborazione con l’Istituto Sperimentale di Apicoltura di Bologna e la caratterizzazione e dosaggio di molecole ad azione antiossidante di piante della famiglia dellaLabiatae, nell’ambito di un progetto di ricerca coordinato dall’Università di Vienna.

Ha inoltre collaborato con la Sezione di ricerca in Acquacoltura del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Udine nell’ambito di due progetti di ricerca dedicati al settore della ittiocoltura sia marina che di acqua dolce.

Ha in seguito fatto parte, sin dalla progettazione, del progetto Horizon 2020 “Oleum”, dedicato all’olio d’oliva.

Nel corso degli anni, ha sviluppato collaborazioni scientifiche con la Stazione Sperimentale per le Industrie degli Oli e dei Grassi di Milano, con l’Istituto de la Grasa y sus Derivados di Sevilla (ES), con la Facoltà di Farmacia della Universitat de Barcelona (ES), con i Laboratori Cantonali di Zurigo, con la Veterinärmedizinischen Universität Wien (VUW), con la Facoltà di Medicina dell’Università di Rijeka e con l’Università di Koper (SLO), con l’Università degli Studi di Bologna, con molti laboratori di controllo pubblici e privati italiani e stranieri e con varie aziende e associazioni italiane e straniere (Assitol, Federolio, North American Olive Oil Association, Wilmar LtD Shanghai ed altre).

Nel maggio 2009 ha fatto parte del gruppo Quality & Impact, incaricato della valutazione della ricerca svolta dalla Facoltà di Scienze Agrarie (SLU) di Uppsala (Svezia), in questo ambito ha fatto parte del panel Food Science and Safety

Nel 2019, la Societè Francaise pour l’Etude des Lipided (SFEL) ha attribuito a L. Conte la medaglia “Chevreul” per le sue ricerche nel campo dei lipidi.

Nell’ambito dell’attività normativa, dal 1985 ha inoltre fatto parte della Commissione Tecnica Governativa per le Industrie degli Oli e dei Grassi, dal 2009 Presidente della SC “Oli Vegetali” (Ministero dell’Industria), in seguito la Commissione ha interrotto le sue attività, come conseguenza della dismissione da parte dello Stato Italiano delle Stazioni Sperimentali dell’allora Ministero dell’Industria, Decreto-Legge 31 maggio 2010, N. 78.

Nel 1993 venne chiamato a coordinare il Gruppo Esperti Chimici Olio d’Oliva della Commissione Europea (DG II) incarico che manterrà sino al 2001; da quell’anno rimane in seno al gruppo come delegato italiano privato, incarico che riveste tutt’ora.

Sempre dal 1993 fa parte del Gruppo di Chimica oleicola del Consiglio oleicolo internazionale (COI) presso il quale dai 2010 è anche membro del Comitato Tecnico per il riconoscimento dei laboratori.

Fa parte del Gruppo Italiano del Codex Alimentarius – Comitato oli e grassi e della Commissione per l’aggiornamento dei metodi di analisi per gli oli ed I grassi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del gruppo di lavoro su Oli e grassi dell’UNI/ISO, delegato Italiano al gruppo ISO TC34/SC11, Project leader ISO/CD 21846 – Composition of triacylglycerols and diacylglycerol content ISO/TC 34/SC 1.

Nel 2010 ha fatto parte del WG “Previous Cargoes” dell’EFSA

Dal 2010 è presidente della Società Italiana per lo Studio delle Sostanze Grasse; dal 2006 al 2008 è stato delegato Italiano preso EUCHEMS (European Chemistry Society Federation, Food Chemistry Section) e d

Presso l’Università di Udine è stato Direttore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti (2000-2003 e 2012- 2015), Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Unificato (2000-2006 e 2016-201) e Presidente della Commissione didattica Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari (1994-1999)

È stato relatore di 128 tra tesi di Laurea vecchio ordinamento didattico (quinquennale, ciclo unico), relazioni di tirocinio/tesi triennale e tesi di laurea specialistica/magistrale, nonché supervisore di 12 tesi di dottorato di ricerca.

È autore di più di 160 lavori scientifici a stampa su riviste peer‑reviewed (nel 2020 Scopus attribuisce a L. Conte un h-index pari a 39), di 4 capitoli di libri e co-autore di due libri didattici, svolge attività di referee per molte riviste scientifiche (premiato dal Journal Chromatography A come Outstanding Reviewer 2015, come top reviewer nel 2011 da ACS e nel 2003 dal Journal of Agricultural and Food Chemistry).

Lanfranco Conte è stato membro dei Comitati scientifici di molti congressi internazionali (Euro Fed Lipid 2008, 2009, 2011, 2012, 2013, 2016, 2017, 2018 MS Food Day 2012 Trieste, 2014 S. Michele all’Adige, 2016 Bologna) e nazionali (Udine, 2000, 2009 su contaminanti alimentari, 2016 su 3MCPD, MOSH e MOAH), di un workshop internazionale in collaborazione con il Consiglio Oleicolo Internazionale (Udine, maggio 2014), organizzatore dell’Euro Fed Lipid Symposium 2015 a Firenze.

Premi

Premio Olio Officina – Cultura dell’olio 2017, con la seguente motivazione: “L’Italia olearia gli è grata per il servizio reso al Paese, senza aver mai chiesto alcun tornaconto per sé. Infaticabile lavoratore, studioso at-tento e generoso, persona sensibile e sempre impegnata nel portare avanti con coerenza e dedizione il proprio compito di studioso e ricercatore”.

Médaille Chevreul 2019, assegnata dalla Société française pour l’étude des lipides

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La foto-ritratto in apertura è di Gianfranco Maggio per Olio Officina

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