Gotha alimentare

Monini Spa

Monini Spa

Avviata nel 1920 da Zefferino Monini, a Spoleto, e destinata alla vendita di oli e salumi, oggi l’azienda umbra commercializza i suoi prodotti in 71 Paesi. È stata la terza generazione a portare l’extra vergine fuori dai confini nazionali e oggi lavora costantemente con l’ambizione di costruire e disegnare un nuovo percorso di sostenibilità per la filiera olearia

Olio Officina


Era il 1920 quando Zefferino Monini, sesto di otto figli di una famiglia contadina, avvia a Spoleto una piccola impresa di vendita e distribuzione di oli e salumi. La prima svolta arriva dieci anni dopo, nel 1930, quando vede la luce la Zefferino Monini Olio di Oliva, un’avventura imprenditoriale destinata a cambiare le abitudini alimentari dell’Italia.

La società comincia subito a espandersi e, in anni dove il consumo dell’extravergine era limitato a una fascia privilegiata della popolazione, commercializza per prima il prodotto fuori dall’Umbria, scrivendo così la pagina iniziale della storia del mercato in Italia.

Ma l’intuito commerciale è solo un aspetto dell’innovazione: ciò che ha fatto di Monini l’apri-pista nel settore è stata l’ossessione del suo fondatore per la qualità in un’epoca in cui i controlli non esistevano e l’adulterazione era una sorta di consuetudine.

Zefferino, che sull’olio ha imparato tutto, si occupa in prima persona del controllo e della vendita, portandolo lungo la Penisola.

Dopo la battuta d’arresto degli anni della guerra, la marcia riprende anche grazie ad una nuova intuizione: l’introduzione delle prime bottiglie di vetro, accanto alle tradizionali damigiane, che cambieranno il modo di commercializzare il prodotto.

Il boom economico vede l’ingresso in azienda della seconda generazione, con i figli Nello, Giuseppe e Paolo che porteranno nuova linfa all’impresa, conducendola verso una gestione più manageriale.

Giuseppe affianca il padre nel reperimento della materia prima e Nello, trasferitosi a Roma, inaugura un deposito per soddisfare al meglio l’importante mercato laziale; Paolo invece sviluppa la sempre più rilevante presenza interregionale, tanto da far meritare all’azienda nel 1966 il prestigioso Mercurio d’oro.

È il 1973 quando viene coniato il celebre slogan “Monini: una spremuta di olive” che ancora oggi rappresenta lo spirito più profondo di un’impresa che ha saputo mantenersi familiare e radicata sul territorio, ma allo stesso tempo capace di investire in innovazione e di portare il buono dell’Italia nel mondo.

All’inizio degli anni ‘80, in concomitanza con l’evoluzione della GDO, la società assume un assetto societario più adeguato, passando da S.A.S. a S.p.A. I dipendenti intanto sono 60 e il fatturato tocca i 60 miliardi di lire.

Pochi anni dopo, nel 1988, la FINDIM – Holding di partecipazione della famiglia Fossati che controlla la STAR – acquista il 35% delle azioni della Monini; nasce così un’alleanza destinata a durare per molti anni e che apporterà all’azienda nuovi stimoli.

Nello stesso anno la gestione della società è assunta da Zefferino e dalla sorella Maria Flora Monini, nipoti del fondatore e figli di Giuseppe, che già da anni lavorano in azienda.

La terza generazione porta l’extravergine spoletino fuori dai confini nazionali – nel 2000 nasce infatti la Monini North America Inc. – riportando al contempo “l’olio di famiglia” interamente in casa: dopo 14 anni di alleanza, nel 2002, Zefferino e Maria Flora decidono infatti di riacquistare la quota ceduta nel 1988 alla FINDIM.

Il nuovo millennio vede consolidarsi la presenza internazionale (nasce nel 2008 la Monini Polska) ma anche il ruolo di un’impresa da sempre “innamorata dell’olio” che ha l’ambizione di contribuire a disegnare un nuovo percorso di sostenibilità per l’extravergine italiano.

Monini oggi

L’azienda produce ogni anno una media di oltre 35 milioni di litri di olio per un fatturato complessivo che nel 2021 si è attestato su 159 milioni di euro, in netto aumento rispetto al 2019. Poco meno della metà di tale cifra è generata dall’export. Sono infatti ben 71 i Paesi, oltre l’Italia, in cui l’azienda, che conta 136 dipendenti, commercializza i suoi numerosi prodotti.

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