L’apparizione del vergine

E finalmente c’è chi rivaluta l’olio di oliva vergine, trovando il coraggio di inserirlo sullo scaffale. E dal confronto con gli extra vergini non ne esce affatto male. Anzi

L. C.

L’apparizione del vergine

La notizia consiste in due semplice fotografie che ci ha gentilmente trasmesso Filippo Cavaliere, dal Salento. Gli scaffali sono quelli della Conad. Gli oli che vedete ritratti in bella mostra sono oli extra vergini di oliva; ma la foto di apertura l’abbiamo riservata all’olio di oliva vergine. Era ora. Non credete?

In Italia di vergine se ne produce in grande quantità, ma è pressoché introvabile confezionato. Le bottiglie di olio di oliva vergine in questione sono state prodotte dall’Oleificio cooperativo di Leverano. Siamo in provincia di Lecce, terra di grandi estensioni di olivi.
Lodevole il coraggio da una parte a proporlo, dall’altra a ospitarlo sugli scaffali.
Viva l’olio di oliva vergine, è proprio il caso di dire.

Meglio in bottiglia, o in altro contenitore, dunque, anziché disperso come merce sfusa, e destinato chissà dove e chissà come impiegato. Anche in Liguria, recentemente, dialogando con alcuni olivicoltori, il parere era il medesimo: rilanciare gli oli vergini di oliva. Non c’è da vergognarsi a produrli. Si producono, ci sono, perché renderli introvabili?

E se si iniziasse a far uscire finalmente dalle catacombe l’olio di oliva vergine, facendolo ricomparire sugli scaffali? Sarebbe senza alcun dubbio cosa buona e giusta. Restituiamo dignità e valore all’olio vergine di oliva, ne guadagnerebbe anche l’extra vergine.

Da notare che il prezzo sullo scaffale, di eruo 4,59 al litro, ha una sua dignità, se confrontato agli extra vergini esposti, due dei quali – in bottiglie da 750 ml – sono quotati 3,79 e 3,99 euro. Fateci un po’ caso.

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia