Codice Oleario

Aceite Sierra del Moncayo

Speciale oli Dop spagnoli. Ci troviamo nella Comunità Autonoma di Aragona. Qui si producono oli dall'aspetto pulito provenienti da olive verdi fruttate e mature, dai sapori che al palato rimandano all’amaro e al piccante (Undicesima puntata, continua)

Olio Officina

Aceite Sierra del Moncayo

Conosciamo davvero le produzioni olearie estere? In Europa esistono le attestazioni di origine Dop e Igp che consentono di valorizzare gli extra vergini del territorio. La qualità di questi oli a marchio Dop o Igp è sicura, garantita e accertata, anche perché esiste un Disciplinare di produzione che detta le regole, oltre a un Consorzio di tutela che riunisce i produttori e li segue passo dopo passo, fornendo tutela e assistenza, e, parallelamente, vi è anche un organismo di controllo che sovraintende allo scopo di accertare la reale provenienza degli oli e la piena corrispondenza a quanto dichiarato in etichetta. La puntata di questa settimana è dedicata alla Dop Sierra del Moncayo. Buona lettura.

L’Aceite Sierra del Moncayo rimanda all’olio extra vergine di oliva prodotto ad ovest di Aragona, in un territorio che occupa il nord-ovest della provincia di Saragozza e comprende le regioni di Tarazona e Moncayo e Campo de Borja.

È un olio ottenuto da olive di varietà Empeltre, Arbequina, Negral, Verdial e Royal.

Ed esattamente Empeltre in percentuale minima del 70 %, Arbequina in percentuale massima del 25 %; e poi vi è la presenza di almeno una delle varietà minoritarie riconosciute – ed esattamente Negral, Verdial o Royal – che nell’insieme non può superare il 5 %.

È una terra di grande tradizione olivicola, già con origine antichissime: i primi uliveti risalgono infatti all’epoca di Greci e Romani. Sin da allora la regione è diventata un punto di riferimento per l’olio a livello mondiale.

La coltivazione dell’olivo – così come si legge nel disciplinare di produzione – fu introdotta in seguito ai traffici commerciali lungo il fiume Ebro, nel coso dell’Impero romano, notizia tra l’altro riportata nei Quaderni degli Studi di Borjano.

I reperti risalenti al I secolo d.C., negli studi archeologici condotti a Tarazona, dimostrano il rapporto tra la zona e la produzione dell’olio, là dove sono stati trovati dei lucernari decorati con immagini riproducenti degli olivi.

Altre fonti scritte che attestano l’esistenza della coltivazione dell’olivo risalgono alla fine del XIV secolo, come riporta il volume Gli ebrei di Tarazona nel XIV secolo. Sempre nel medesimo documento sono riportate le presenze di frantoi, alcuni dei quali alimentati dall’energia dell’acqua. Molte altre sono le testimonianze che rammentano il solido tessuto storico del territorio, la ricchezza di olivi e la quantità diffusa di frantoi.

Negli ultimi anni, però sono sopraggiunte complicanze. Le difficoltà socio-economiche hanno portato allo spopolamento e all’invecchiamento della popolazione e di conseguenza a una mancanza di incentivi per gli operatori del settore.

La raccolta delle olive viene effettuata direttamente dall’albero attraverso vari metodi: per brucatura a mano, bacchiatura, per vibrazione dei tronchi e per pettinatura delle fronde con apposite macchine.

Il processo di produzione avviene a partire da una accurata selezione delle olive, colte direttamente dagli alberi, sempre con una attenzione ai frutti sani, freschi, senza che ci sia presenza di lesioni, o segni di attacchi patogeni. Tutte olive potenzialmente allo stato ottimale, in modo da ricavare un olio extra vergine di oliva di qualità rispondente ai parametri stabiliti dal disciplinare di produzione e in quanto tali certificabili.

Il compito dell’agricoltore è di consegnare le olive al frantoio entro le 24 ore al massimo dalla raccolta. La temperatura di estrazione non deve superare i 32ºC.

L’Aceite Sierra del Moncayo è un olio equilibrato che evidenzia al palato un gusto amaro e piccante ben dosato. All’olfatto è complesso e variegato, espressione di una caratterizzazione sensoriale unica, dovuta alle molteplici varietà di olive da cui è ricavato. Gli oli certificati devono avere una nota fruttata superiore a 2,5, con una presenza chiaramente evidente di note di olive verdi con sentori di noci. In chiusura la piacevole punta piccante e i richiami alle noci.

Il territorio è da visitare ed è interessante prevedere la visita al Museo dell’olio Sierra del Moncayo (Saragozza), situato nell’ antico Monastero di Veruela, collocato nella cornice di un ambiente naturale molto suggestivo.

All’interno del museo sono stati presentati i diversi sistemi di produzione, dalle macine in pietra ai vari tipi di presse, fino all’odierno sistema continuo. All’esterno, invece, in un piccolo oliveto documentale vi sono gli alberi in rappresentanza delle cinque varietà di olive, dalla varietà Empeltre all’Arbequina, dalla Verdial alla Royal, fino alla Negral (5%).

La foto di apertura è di Olio Officina. Quelle interne sono del Consejo Regulador Denominación de Origen Aceite Sierra del Moncayo

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