Codice Oleario

L’impatto economico della Xylella

La prestigiosa rivista americana Pnas - che raccoglie gli Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America - ha pubblicato uno studio sulla valutazione dei danni di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna. Si tratta di miliardi di euro

Info Xylella

L’impatto economico della Xylella

Lo studio è stato realizzato nell’ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell’Università di Wageningen (Olanda).

Gli autori hanno sviluppato un modello bioeconomico spaziale per calcolare l’impatto economico potenziale futuro di Xylella fastidiosa pauca che minaccia l’olivicoltura europea e mediterranea. Lo studio ha utilizzato dati e previsioni di andamento climatico, simulazioni di diffusione di malattia ed un modello economico che tiene conto anche dei più recenti studi dell’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare).

Il modello bioeconomico, pur non considerando il valore del patrimonio culturale degli ulivi plurisecolari, ha stimato che la diffusione di Xylella fastidiosa pauca potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi cinquant’anni. In particolare, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata, in Italia l’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro.

Il reimpianto di oliveti con varietà resistenti potrebbe però contenere l’impatto in 1,6 miliardi, mentre la riduzione del tasso di diffusione del batterio e della malattia potrebbe evitare danni fino a 1,3 miliardi di euro.

L’introduzione di Xylella fastidiosa pauca in Grecia e Spagna potrebbe inoltre determinare un impatto stimato rispettivamente fino a 2 e 17 miliardi di euro. L’incertezza sulla diffusione è spiegata simulando diversi scenari. In ogni caso, anche in presenza di una lenta diffusione della malattia e della capacità di ripiantare cultivar resistenti, le proiezioni sul possibile impatto economico futuro nei paesi colpiti ammontano a miliardi di euro.

Gli autori concludono che, in considerazione dell’attuale indisponibilità di una cura e di incoraggianti ricerche sul controllo dei vettori, la riconversione con varietà resistenti appare al momento la strategia più promettente a lungo termine. I risultati sottolineano la necessità di rafforzare la ricerca in corso sui tratti di resistenza delle cultivar e l’applicazione delle attuali misure fitosanitarie tra cui il controllo dei vettori e la soppressione dell’inoculo con la rimozione delle piante infette.

L’attenzione allo studio da parte di autorevoli testate mondiali, ad esempio la BBC, il Financial Times, The Indipendent, The Guardian, The Times, testimonia un allarme internazionale per l’enorme portata dei possibili impatti futuri dell’epidemia Xylella fastidiosa pauca attualmente in corso in Puglia

La foto di apertura è di Olio Officina

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia