Olio Officina Festival

Il Premio Olio Officina 2018

Nell’ambito della settima edizione di Olio Officina Festival, sono stati consegnati i riconoscimenti alle personalità più rappresentative del nostro tempo. Il Premio Olio Officina - Cultura dell’olio quest’anno sono andati ad Angelo Godini, Domenico Manca, Donato Pantaleo, Fethi Bichiou, Antonello Maietta e Antonio Pascale

Olio Officina

Il Premio Olio Officina 2018

Il giorno di apertura di Olio Officina Festival, che quest’anno è coinciso con giovedi 1 febbraio, sono stati consegnati come di consueto i riconoscimenti. Ne sono stati protagonisti Angelo Godini, professore di Arboricoltura all’Università degli Studi di Bari; Domenico Manca, imprenditore olivicolo e oleario, presidente di Olio San Giuliano – Domenico Manca Spa – al suo posto ha ritirato il riconoscimento il figlio pasquale; Donato Pantaleo, imprenditore olivicolo e oleario, presidente di Pantaleo Spa e Pantaleo Agricoltura; Fethi Bichiou, imprenditore olivicolo e oleario, presidente di Tanit Mediterraneum Sarl, Tunisia; Antonello Maietta, presidente nazionale dei sommelier Ais, e Antonio Pascale, scrittore e ispettore Ministero delle Politiche agricole e forestali.

LE MOTIVAZIONI

Pasquale Manca mentre esibisce l’attestato del premio Olio Officina – Cultura dell’Olio assegnato al padre Domenico Manca

Domenico Manca
Imprenditore ingegnoso e poliedrico, aperto a molteplici campi di interesse, si contraddistingue per la tenacia e per l’intuizione nell’investire sul futuro piantando nuovi oliveti, con l’impegno di incrementare le scarse quote di olio italiano disponibile e dare nel contempo una decisiva svolta a un settore, quello olivicolo, così poco propenso in Italia a innovare e ad accogliere una visione moderna, più sistematica ed efficiente di olivicoltura.

Donato Pantaleo riceve il premio dal direttore di Federolio Tullio Forcella

Donato Pantaleo
Imprenditore attento e lungimirante, ha sempre creduto nel valore del territorio e della sua gente, elevando la Puglia olearia al ruolo di primo piano nei principali e più competitivi mercati internazionali, senza mai trascurare le risorse umane e naturali della sua terra. Nel corso dei quasi 130 anni di attività dell’azienda, per sopperire alla carenza di olio italiano ha sviluppato una efficace strategia a supporto dell’olivicoltura, mettendo a dimora molte migliaia di nuovi olivi, recuperando uliveti abbandonati e curando direttamente l’estrazione dell’olio.

Fethi Bichiou riceve il premio da Antonio Pascale

Fethi Bichiou
Imprenditore agricolo con una attenzione qualificata per ciò che concerne l’olivicoltura e l’attività molitoria delle olive, si è reso protagonista del nuovo corso della Tunisia, Paese che vanta una radicata storia olivicola e olearia e che, nel corso degli ultimi anni, ha notevolmente esteso il proprio campo d’azione, liberandosi pian piano dalle strette maglie della produzione di olio sfuso, passando da puri fornitori di materia prima per altre aziende estere a confezionatori in proprio aperti al mercato dell’alta qualità con un proprio marchio aziendale.

Angelo Godini riceve il premio dal direttore del Ceq Mauro Meloni

Angelo Godini
Maestro e punto di riferimento nel campo dell’arboricoltura, ha formato generazioni di docenti e tecnici, indicando loro una strada sempre aperta alla sperimentazione e a una visione economica dell’agricoltura. Produrre un bene agricolo per ricavare reddito e nel contempo qualità, è un principio di base da cui non si può prescindere, da qui il suo tenace e competente impegno nel rendere l’olivicoltura italiana più moderna e razionale, orientata ad accogliere ogni apporto tecnologico, senza il timore di pronunciare la parola tabù: “superintensivo”.

Antonello Maietta riceve il premio dal direttore di Olio Officina Luigi Caricato

Antonello Maietta
Figura di riferimento nel settore enologico per il suo impegno come presidente nazionale dell’AIS, Associazione Italiana Sommelier, ha dato avvio a una nuova fase nell’assaggio degli oli da olive, proponendo a un pubblico sempre più ampio un’inedita interpretazione dei momenti salienti dell’assaggio. L’idea di promuovere una cultura dell’olio a carattere popolare, con corsi di formazione improntati a una visione positiva e non più ancorata alla sola individuazione dei difetti sensoriali, consente di raccontare quanto c’è di buono nell’olio e di valorizzarne l’impiego a tavola, rendendolo più familiare ai consumatori.

Antonio Pascale riceve il premio dal direttore di Olio Officina Luigi Caricato

Antonio Pascale
Agronomo e scrittore, esercita il ruolo di ispettore presso il Ministero delle Politiche agricole con una visione da umanista e non da burocrate. Apprezzato narratore e saggista, ha tra i suoi meriti l’aver portato fuori dai canoni bucolici l’agricoltura, assegnando la giusta dignità a un comparto economico e produttivo che merita di sperimentare le innovazioni senza doversi scontrare con atteggiamenti anti scientifici che impongono un ritorno anti storico al passato.

La foto di apertura, e quelle interne al testo, sono di Gianfranco Maggio

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia