Il Premio Olio Officina a chi
Ogni anno, come da tradizione, vengono attribuiti nell’ambito di Olio Officina Festival i riconoscimenti per quanti hanno contribuito a elevare e diffondere la conoscenza degli oli da olive. A riceverli tre italiani e uno spagnolo. Ecco chi sono

Un appuntamento importante, un omaggio a quanti hanno lavorato per il buon nome dell’olio da olive. Nell’edizione 2016 hanno ricevuto il Premio Olio Officina – Cultura dell’Olio l’architetto Antonio Monte, l’editore Juan A. Peñamil Alba, l’ntropologa e scrittrice Daniela Marcheschi e l’imprenditrice Laura Turri.
Ecco i protagonisti e le motivazioni.
Antonio Monte
Architetto
E’ stato l’artefice del recupero delle antiche “officine olearie”, a partire dai frantoi ipogei del Salento, fino a comprendere la raccolta di materiali, l’allestimento e la pianificazione degli spazi museali tematici, attivandosi sia nell’ambito della produzione olearia, sia in altri settori operativi, imponendosi così all’attenzione per la sua capacità nel restituire dignità e valore ai tanti opifici comunemente definiti “archeologia industriale”. Tra i suoi meriti, mantenere sempre vivo l’entusiasmo trovando il modo di coinvolgere soggetti sia pubblici, sia privati.
Juan A. Peñamil Alba
Editore
Con le prestigiose riviste Mercacei e Olivatessen, ha creato, con la compianta Maria Dolores Peñafiel Fernández, una attività editoriale specializzata nel settore olio da olive, contribuendo a dare valore e a rafforzare il profilo identitario della Spagna olearia nel mondo, e determinando, di conseguenza, una nuova visione sul fronte della comunicazione. Tra i suoi meriti, uno spirito sempre collaborativo e conciliante, e, non da meno, l’aver dato spazio, senza alcuna preclusione, a tutte le olivicolture del mondo.
Daniela Marcheschi
Antropologa e scrittrice
Da sempre attenta nel dare il giusto risalto a ogni elemento che richiami i segni e gli elementi fondanti della cultura materiale, ritenendola una solida base di partenza per dare corpo e vita anche alla stessa cultura alta, letteraria e artistica, da lucchese autentica, legata per tradizione ai valori della campagna, non ha mai trascurato i richiami paradigmatici dell’olivo e dell’olio, mettendo in evidenza come questi non siano solo “frutti” della terra, ma, su un piano più elevato, un simbolo meditato in millenni di storia umana. Tra i suoi meriti, la capacità di raccontare, con lucidità e schiettezza, tutte le vicende umane, individuandole nella vasta produzione letteraria mondiale.
Laura Turri
Imprenditrice
A contraddistinguerla, la capacità di tenere unite e far conciliare realtà e persone tra loro distanti e contrapposte, senza per questo venir meno alla sua fermezza e determinazione nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Ha sempre dimostrato una coerenza e un raro coraggio nel continuare a cercare il dialogo e il confronto dialettico, anche quando tutto sembra irrimediabile. Tra i suoi meriti, l’aver fondato l’associazione delle Donne dell’Olio e l’aver fatto convergere in un unico consorzio tutte le aziende dell’olio Garda Dop.
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