OOF 2018 si avvicina
Io sono un albero. È il tema portante della settima edizione di Olio Officina Festival, in programma dall'1 al 3 febbraio 2018, sempre nelle sale dello storico Palazzo delle Stelline a Milano. La cartolina e locandina è stata realizzata dall'artista marchigiano Doriano Strologo
Come per le precedenti edizioni, il più grande happening dedicato all’olio da olive e ai condimenti si sviluppa in tre giorni. Il primo, giovedì 1 febbraio, a partire dal pomeriggio, alle ore 17, mentre i giorni successivi, venerdì 2 e sabato 3 febbraio 2018, dal mattino alle ore 9 fino alle ore 21.
Il tema portante è, dunque, “Io sono un albero“, con massima attenzione ovviamente agli olivi, ma, come sempre, saranno tanti i temi affrontati nel corso della manifestazione, tra cui, un grande spazio sarà dedicato, nella giornata di venerdì, al packaging e all’abbigliaggio degli oli da olive, con focus molto approfonditi alla presenza di qualificati esperti e con la premiazione dei vincitori della quinta edizione del concorso internazionale “Le Forme dell’Olio“.
Sempre nella giornata di venerdì 2 febbraio, sarà affrontata la presenza – con i suoi aspetti positivi e i lati oscuri – dell’olio extra vergine di oliva sugli scaffali della Grande distribuzione organizzata, e saliranno per l’occasione sul palco del festival, alcuni tra i più prestigiosi buyer e imprenditori oleari.
Nella giornata di sabato 3 febbraio, oltre alle tante proposte in fatto di incontri e iniziative culturali, di intrattenimento e formazione, vi sarà un utile focus sull’analisi sensoriale applicata agli oli da olive, oltre a un altro atteso focus sul frantoio del futuro.
Questi e tanti altri momenti saranno affrontati nella tre giorni milanese ideata e diretta da Luigi Caricato, alla presenza di un pubblico che di volta in volta si apre sempre a nuovi Paesi. Non mancheranno le sollecitazioni strettamente culturali, da quelle letterarie, con presentazioni di libri alla presenza dei rispettivi autori, a quelle artistiche, con una serie di mostre tematiche, di cui presto ci saranno le prime anticipazioni, tra le quali la storica presenza del movimento culturale “Arte da Mangiare“, e la mostra collettiva a cura di Francesco Sannicandro, “Olio d’Artista – Atto terzo“.
Dopo il grande successo dei laboratori di assaggio, grande spazio sarà dato alle degustazioni guidate e ragionate di oli extra vergini di oliva, italiani ed esteri, nonché di aceti, olive da tavola, e anche una istruttiva guida agli abbinamenti olio-cibo, e, inoltre, molto seguiti nelle precedenti edizioni di Olio Officina Festival, anche i laboratori destinati alla realizzazione di blend – o coupage, come dir si voglia -a partire da diverse tipologie di oli messi a disposizione del pubblico.
Non mancheranno le sorprese che saranno svelate nelle prossime settimane. Infine, coerentemente con lo spirito del festival, anche in questa nuova edizione sarà dato rilievo agli “oli d’alta quota“, ovvero a quelle produzioni provenienti da oliveti collinari e montani, là dove è alquanto difficile produrre olive per via delle oggettive difficoltà di ordine logistico, ma i cui oli che derivano da tali coltivazioni, va ricordato, si contraddistinguono per una qualità di cui il primo a beneficiarne è soprattutto il territorio, sia per il mantenimento della bellezza del paesaggio come tale, sia per la continua e necessaria opera di manutenzione dei suoli a garanzia della stessa stabilità idrogeologica delle nostre colline e montagne. È in fondo un’opera sociale e agricola nel medesimo tempo, che Olio Officina Festival intende valorizzare, come sempre ha fatto in tutti questi anni in collaborazione con il movimento culturale Tree Dream.
Non meno importanti sono infine i Premi Olio Officina Cultura dell’Olio, assegnati come ogni anno ad apertura di manifestazione, e sui cui nomi, già individuati, vi è ancora il massimo riserbo.
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