Olio Officina Festival

Rinnovare, sovvertire, ribaltare

Diario di bordo numero uno. La quinta edizione di Olio Officina Festival ha inizio. Al Palazzo delle Stelline si sperimenta e si guarda con fiducia all’olio del futuro. Senza tecnicismi, ma con parole che nascono spontanee e aprono a un approccio multidisciplinare

Giorgio Ruggeri

Rinnovare, sovvertire, ribaltare

C’è sempre un primo giorno, e oggi, 21 gennaio, è proprio il primo giorno della quinta edizione di Olio Officina Festival. Dopo una attesa lunga dodici mesi, ritorna l’appuntamento con i condimenti per il palato e per la mente, e quest’anno la parola chiave è: Avanguardia.

Il quinto anno di Olio Officina Festival continua così a sovvertire e ribaltare i significati, creando discontinuità e alternativa, invitando a percorrere strade inedite e insolite, spiazzando così gli interlocutori, che in genere si attendono il già noto perché più tranquillizzante.

L’inizio è avvenuto con le melodie di Mango e il Mediterraneo che abbaglia con il sole i suoi ulivi di Puglia. L’esordio della quinta edizione, con il film “Mare d’argento”, un mare fatto di 60 milioni di piante di olivi, dove Vittorino, il protagonista del mediometraggio del regista Carlos Solito, prova a nuotare come fosse “un pesce vero”, fino a impigliarsi tra le reti di un contadino-pescatore, e imparando subito dopo ad ascoltare i patriarchi vegetali, carichi di secoli di storia e vicissitudini, e che implorano cura e attenzioni.

Olio Officina Festival 2016, nella linea delle precedenti edizioni ha raccontato a suo modo una realtà nuova, che in molti forse ancora non vedono ma che pure c’è, ed è visibile, per chi ha occhi puntati al futuro, e viaggia nel presente andando incontro al divenire.

Così, anno dopo anno, edizione dopo edizione, quando questi occhi rapaci di futuro volgono lo sguardo oltre il conosciuto, anelando al nuovo, si incontrano e guardano con occhi nuovi il mondo, dai più svariati punti di vista e attraverso le tante finestre aperte dalle quali tutti possono affacciarsi con sguardo curioso sul mondo che verrà.

Arte, filosofia e teatro, conoscenza e approfondimento, storie ed esperienze, ma anche scienza e competenza, questo in fondo è Olio Officina Festival, scorrendo le pagine del programma. Si tratta solo di andare oltre i luoghi comuni e accettare la sfida del nuovo.

Nelle sale del Palazzo delle Stelline, anche quest’anno, come ogni anno, si aprono nuovi orizzonti per chi li sa cogliere.

Foto: Alberto Caroppo e Francesco Buccarelli / VHS

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