Sono a disposizione 300 milioni per l’attuazione del piano di rigenerazione olivicola della Puglia
Il ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, durante il Question time dello scorso 24 maggio, ha fatto luce su molti aspetti riguardanti lo stato attuale del comparto olivicolo pugliese. Oltre alla situazione critica dettata dal cambiamento climatico, permangono i problemi legati alla Xylella e alla devastazione di milioni di olivi. In questo contesto, coinvolgere il sistema universitario e gli enti di ricerca per affrontare il problema in modo strutturale si rivela necessario
Riportiamo integralmente l’intervento del ministro delle Politiche agricole, Franesco Lollobrigida, al Question Time svoltosi lo scorso 24 maggio in merito alla situazione del settore olivicolo in Puglia e le misure intraprese.
«Signor Presidente, Onorevoli deputati, l’oleicoltura rappresenta, nella visione del Ministero, un comparto strategico per la filiera agroalimentare italiana. Per questo abbiamo attivato diversi strumenti di intervento, sia nell’ambito del Piano strategico della Pac 2023-2027, sia attraverso il Pnrr.
Con la Pac si è intervenuti soprattutto a sostegno della produzione primaria, mentre con il Pnrr è stato privilegiato l’ammodernamento dei frantoi oleari.
Più in particolare, il Piano strategico della Pac prevede un sostegno accoppiato al reddito per i conduttori delle superfici olivicole destinate alla produzione di olio ad indicazione geografica, cui sono stati destinati circa 12 milioni di euro all’anno fino al 2027.
Sempre nell’ambito dei pagamenti diretti, è stato attivato uno specifico eco-schema in favore dei produttori olivicoli, con uno stanziamento annuo di circa 150 milioni di euro, anche questo fino al 2027.
Per rilanciare la filiera italiana dell’olio d’oliva, in favore delle Organizzazioni di produttori del settore olivicolo sono stati stanziati circa 35 milioni di euro all’anno fino al 2027, mentre grazie al Pnrr, come dicevo, sono stati destinati 100 milioni ad investimenti volti all’ammodernamento degli impianti di molitura delle olive.
Relativamente al tema sollevato dagli onorevoli interroganti, ricordo che il Ministero dell’agricoltura ha adottato il piano di rigenerazione olivicola della Puglia, della cui attuazione è responsabile la Regione Puglia.
Per l’attuazione del Piano, il Ministero ha messo a disposizione e trasferito alla Regione Puglia 300 milioni di euro. Tra le iniziative previste, preme segnalare che in relazione alla misura, gestita dalla Regione, di sostegno al reimpianto di olivi resistenti e tolleranti nella zona infetta, sono stati destinati 60 milioni di euro provenienti dal Piano Xylella e 30 milioni di euro provenienti dal Fondo sviluppo e coesione agricoltura, per un totale di 90 milioni di euro.
Pur avendo richiesto formalmente notizie sullo stato di erogazione dei fondi alla Regione Puglia, non abbiamo ricevuto notizie aggiornate e puntuali.
Per accelerare e facilitare il processo di ricomposizione fondiaria e la rigenerazione dei territori colpiti dalla Xylella, è stato esteso, con il decreto milleproroghe, a tutto il 2023, il pacchetto di agevolazioni fiscali riferito a imposte ipotecarie, catastali e di registro dei terreni.
Aggiungo, inoltre, che è mia intenzione coinvolgere il sistema universitario e della ricerca scientifica per affrontare in maniera strutturale il problema della Xylella.
Per quanto riguarda la predisposizione del piano strategico nazionale del settore oleicolo, il Ministero sta al momento lavorando per conseguire il riconoscimento in sede europea di una organizzazione interprofessionale del settore unica, attività questa propedeutica allo sviluppo e predisposizione del piano strategico di settore.
Proprio ieri ho incontrato docenti universitari, che mi hanno consegnato un piano di studi, che in queste ore sto approfondendo, per cercare di capire come andare incontro all’esigenza degli scriventi».
In apertura, foto di Olio Officina©
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