Xylella fastidiosa, le novità
Expertise. Riportiamo la nota relativa alla missione a Bruxelles del 18 e 19 dicembre 2013 per definire la decisione della Commissione europea. Secondo il documento firmato da Antonio Guario, è stato possibile convincere il Comitato fitosanitario permanente a rivedere la decisione non più tardi del 30 aprile 2014
L’importante problematica relativa alla presenza della Xylella fastidiosa nel territorio della provincia di Lecce ha impegnato il Comitato Fitosanitario permanente della Commissione Europea per due giorni al fine di poter concordare con tutti gli Stati membri della UE una Decisione comunitaria condivisa.
L’elevata pericolosità che riveste tale patogeno da quarantena e l’importanza che viene posta da tutto il mondo scientifico ha portato a proporre drastiche posizioni da parte della Commissione europea e degli Stati membri della Ue sulla movimentazione delle piante destinate alla piantagione e sull’abbattimento delle piante infette.
Altrettanta preoccupazione era stata mostrata dai rappresentanti del Ministero e da quelli regionali al fine di cercare di adottare tutte le misure necessarie per evitare la diffusione della malattia nelle altre provincie della regione, e in altre zone ancora indenni della UE
Nei programmi internazionali di gestione dei parassiti da quarantena è importante e fondamentale reagire immediatamente al fine di mostrare che si sta operando attivamente per bloccare la diffusione del patogeno da quarantena.
E’ su tale principio che il Comitato Fitosanitario della Commissione europea ha apprezzato la tempestività degli interventi messi in atto dalla Regione Puglia nell’adozione, con specifici provvedimenti approvando misure di emergenze per contenere la diffusione del patogeno, regolamentando la movimentazione del materiale di propagazione ma anche nel sostenere diverse attività per approfondire i numerosi aspetti non chiari sulla malattia del disseccamento rapido dell’olivo e sulla presenza della X. fastidiosa sulle diverse specie
Grazie all’impegno di tutti coloro, che anche con spirito volontario, hanno contribuito a porre piccoli tasselli in questa complessa vicenda, abbiamo acquisito la fiducia e la credibilità nei confronti della Commissione europea e degli Stati membri, consentendo di superare enorme barricate che si erano erette nei nostri confronti fino ad imporre l’estirpazione di numerose piante di olivo e di bloccare la movimentazione di tutte le piante vivaistiche in tre provincie della regione.
Nei diversi incontri effettuati sia in video conferenza che con interventi diretti a Bruxelles presso il Comitato Fitosanitario permanente sono state affrontate in modo molto critico e approfondito e in tutti i suoi aspetti la problematica della presenza della X. fastidiosa nel nostro territorio.
Va anche considerato che è il primo caso verificatesi in Europa e, il primo caso a livello mondiale sull’olivo, pertanto, le incertezze evidenziate da parte di tutti sono state numerose.
Nonostante le numerose difficoltà, nel giro di due mesi siamo riusciti a dare diverse risposte e in alcuni casi anche qualche certezza, grazie ad un intenso monitoraggio ed una attività che ha concentrato gli sforzi verso precisi obiettivi da raggiungere.
1) Non consentire un abbattimento indiscriminato di piante di olivo
E’ necessario acquisire maggiori conoscenze e approfondimenti sulla biologia e sulle modalità di diffusione della X. fastidiosa.
2) Evitare il blocco totale della movimentazione su tre province
Aver dimostrato di aver fatto un elevato numero di campioni sul territorio e altrettante analisi di laboratorio è stato particolarmente incisivo nel modificare una decisione di blocco totale di movimentazione su tre provincie.
Fondamentale è stato nel raggiungimento di tale risultato la possibilità di poter testare e validare in tempi rapidi i metodi di analisi (ELISA e PCR) da adottare per consentire di processare un elevato numero di campioni.
In tale senso Va evidenziata la particolare attenzione che hanno posto diversi membri del Comitato Fitosanitario nell’avere garanzie da parte della Regione Puglia sulla validità delle analisi e dei loro risultati. Garanzie che sono state ampiamente dimostrate da uno specifico report consegnati a tutti gli Stati Membri da parte delle Istituzioni scientifiche (CNR Istituto di Virologia) convincendo gli stessi e il Comitato fitosanitario. Ciò, va anche rilevato in relazione alle diverse critiche emerse nel mancato coinvolgimento di laboratori che non svolgono specifiche attività fitosanitarie ma hanno competenza e professionalità in altri settori non agricoli.
I numerosi dati sui campionamenti e sulle analisi effettuate nelle provincie di Brindisi e Taranto hanno convinto il Comitato fitosanitario a restringere le misure da quarantena solo alla provincia di Lecce.
3) Escludere dal blocco della movimentazione le piante destinate alla piantagione di Vite e Agrumi Gli studi sulla caratterizzazione della X. fastidiosa, svolti in breve tempo, pur se non completi, hanno consentito di raggiungere un altro importante risultato e precisamente di escludere le piante destinate alla piantagione di Vite e Agrumi dalle piante ospiti del ceppo individuato nella provincia di Lecce di X. fastidiosa.
Fondamentale è stato lo studio avviato per la caratterizzazione del ceppo del batterio e la collocazione dello stesso in un quadro filogenetico differente dagli altri ceppi finora conosciuti.
La consultazione anche on-line da parte di diversi rappresentanti degli Stati Membri con i propri ricercatori hanno permesso sulla base dei dati ottenuti e delle informazioni esposte al Comitato Fitosanitario di acquisire in diretta la conferma sulla validità dei risultati ottenuti dai nostri ricercatori.
4) Costituire un elenco di specie da escludere dai provvedimenti di blocco della movimentazione.
Le misure di controllo, di cautela e di prevenzione immediatamente messe in atto da parte della Regione Puglia e in particolare quelle verso i vivaisti hanno consentito di raggiungere un ulteriore importante risultato.
Va premesso che nella logica del Comitato Fitosanitario e nella gestione dei parassiti da quarantena vige la regola che ciò che viene dimostrato con analisi e con evidenze scientifiche può dare certezza sulla presenza o meno del parassita sulle specie da movimentare.
Considerato che per tale ceppo ben poco si conosce in merito alle specie che può attaccare, la logica del Comitato fitosanitario è bloccare tutte le specie fino a quando non si ha evidenza del contrario e in ogni caso qualsiasi movimentazione va garantita con analisi prima della commercializzazione.
E’stato possibile superare tale ostacolo in virtù di tutte le analisi che sono state svolte nelle ultime settimane da parte dei Vivaisti sulle numerose specie pronte alla commercializzazione.
Il risultato ottenuto è stato quello di includere nella decisione le specie indicate in allegato che possono essere commercializzate, previa analisi, prima della commercializzazione, per escludere la presenza della X. Fastidiosa.
Tale risultato riveste importanza fondamentale per il proseguo delle attività vivaistiche, in quanto, costituisce un elenco aperto per inserire successivamente, con ulteriori atti, altre specie che con sufficienti saggi di laboratorio possono essere dichiarati non ospiti del batterio.
5) Commercializzare tutte le piante orticole destinate alla piantagione che vengono coltivate in serre con protezione totale nei confronti degli insetti (screenhouse con reti anti insetto) e che rientrano già in un sistema di certificazione nazionale
In tali casi considerando che sono già in atto sistemi di controllo, di campionamento e di analisi per altri parassiti da quarantena la sola variante è l’integrazione di analisi per garantire l’assenza di X. Fastidiosa per consentire la commercializzazione di tali specie.
6) Revisione di qualunque decisione in tempi brevi.
in un contesto in cui le informazioni ottenute dal monitoraggio del territorio, dalle analisi e dalla ricerca scientifica, si evolvano rapidamente, qualunque decisione non può essere uno strumento rigido.
Pertanto è stato possibile convincere il Comitato fitosanitario permanente a rivedere la decisione non più tardi del 30 Aprile 2014 sulla base di ulteriori informazioni rappresentate da della Regione Puglia e dell’Italia.
Tali misure entreranno in vigore dopo la pubblicazione della Decisione Comunitaria, per cui fino a tale tata resta valido quanto riportato nei provvedimenti regionali approvati.
Dr. Antonio Guario
Il Dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario
REGIONE PUGLIA
Area Politiche per lo Sviluppo Rurale
Servizio Agricoltura
Ufficio Osservatorio Fitosanitario
La foto è di Luigi Caricato
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