Codice Oleario

La lattina d’olio si trasforma in teca simbolica

La mostra Olio d’Artista, visitabile a Milano presso Stecca 3.0, in via Gaetano de Castillia 26, fino al 27 settembre, ha dato vita a un catalogo con le oltre cento lattine reinterpretate da artisti internazionali. E’ una iniziativa dell’associazione culturale BreraMilazzo, a cura di Francesco Sannicandro

Maria Carla Squeo

La lattina d’olio si trasforma in teca  simbolica

Il catalogo reca il saluto d’apertura del sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio, città di grande treadizione olearia pugliese, il quale mette in evidenza ocme tale mostra ci offra lo spunto di gaurdare all’olio da olive “da un punto di vista inusuale, quello dell’artista che, attraverso la manipolazione di un semplice contenitore, valorizza ulteriormente il contenuto collocandolo in un contesto diverso da quello abituale della tavola”.

Il curatore della mostra, l’artista Francesco Sannicandro, scende nei particolari della mostra, evidenziando il percorso quadriennale che ha portato tanti artisti, di varia estrazione e provenienza, a confrontarsi con i contenitori dell’olio, i quali, senza più il contenuto per cui sono stati progettati e realizzati, assumono ora una nuova natura, quasi sacrale, di teca simbolica. Gli artisti si sono posti pertanto in relazione con la materialità delle forme, affrontando il contenitore destinato a ospitare l’olio da olive, per lo più si tratta di lattine (tanichette) in banda stagnata, da cinque litri, ma in alcuni casi anche ricorrendo a bottiglia in vetro, a partire da contenitori tuttavia utilizzati nel pieno della loro potenziale azione, lattine nuove e non ancora unte d’olio.

Infine, a chiudere le introduzioni del catalogo composto da 66 pagine, in attesa di una ulteriore pubblicazione ben più ampia e ricca, a cura delle edizioni Secop di Peppino Piacente, vi è uno scritto dell’oleologo Luigi Caricato, dal titolo “Un atto di libertà e implicita ribellione”, in cui tra l’altro scrive che: “L’olio, prodotto antico e millenario, ha bisogno di una ventata d’aria nuova e di entrare, il prima possibile, in una dimensione altra, alternativa ai canoni ufficiali, in modo da svecchiare la propria immagine, andando incontro verso nuove epifanìe. Le creazioni degli artisti non trovano oggi impedimenti di alcun genere, ma possono in compenso trovare un pubblico più aperto e incline ai cambiamenti, potendo così procedere con rappresentazioni perfino dissacratorie, e di forte rottura con il passato, fino a trascendere il contenuto presente nei molteplici contenitori, ed evocando le mille e mille forme differenti e immaginabili”.

A seguire si possono contemplare tutte le opere dei vari artisti che hanno partecipato alla mostra di cui il catalogo porta il nome: “Olio d’Artista”; e infine, in chiusura, vi è un testo dello storico dell’arte Paolo Salvo che presenta l’associazione culturale BreraMilazzo.

Il testo, Olio d’Artista. Oltre cento lattine reinterpretate da artisti internazionali, edizioni Secop, è in vendita presso lo spazio Stecca 0.3 a Milano, dove è in corso la mostra, al prezzo di 10 euro, e se ne può fare richiesta scrivendo a brera.milazzo@gmail.com.

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