Codice Oleario

Nel segno di Olea

Il comitato di assaggio professionale della nota scuola di assaggio presieduta da Renzo Ceccacci ha inaugurato lo scorso 15 dicembre a Jesi, nelle Marche, la nuova sala Panel e il proprio centro operativo. Oltre ai tradizionali corsi, vi si svolgeranno attività di valutazione sensoriale degli oli da olive ma anche incontri di formazione per i giudici assaggiatori

Olio Officina

Nel segno di Olea

L’inaugurazione è stata un successo, e segna un altro momento storico da incorniciare per l’associazione Olea. La struttura inaugurata a Jesi è stata messa a disposizione dalla nota azienda Pieralisi. La scuola di assaggio di Olea opererà in piena autonomia e indipendenza, svolgendo le proprie attività di valutazione sensoriale degli oli di oliva ma anche di formazione dei giudici assaggiatori.

La struttura, inaugurata lo scorso 15 dicembre, è suddivisa su due piani e include una sala panel completamente attrezzata affiancata a una sala per la riunione collegiale del gruppo dei giudici, oltre a una sala per la conservazione dei campioni e per la preparazione per l’assaggio.

Al piano superiore la struttura mette a disposizione diversi spazi da dedicare alle attività didattiche. Nella nuova struttura Olea opererà con il proprio comitato di assaggio (panel) accreditato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) lo scorso 23 ottobre 2017.

I comitati di assaggio sono regolamentati da una normativa nazionale che prevede percorsi specifici di formazione e di accreditamento. L’attività di formazione dei giudici inizia con i corsi di idoneità fisiologica all’assaggio e prosegue con le sedute di assaggio che hanno lo scopo di aumentare la propria esperienza nel tempo.

Per la costituzione di un Comitato di assaggio è necessario rispondere positivamente alle prove di riconoscimento certificate da un ente terzo incaricato dal Mipaaf.

Renzo Ceccacci presidente di Olea e giudice del comitato ha ribadito l’importanza della giornata inaugurale e del centro che potrà rappresentare un luogo di formazione e di informazione rivolto anche alle scuole.
Ceccacci ha inoltre ricordato come, “con le scuole elementari, abbiamo attivato da alcuni anni il progetto L’olio di casa mia attraverso il quale i bambini portato l’olio che le mamme usano in casa, lo abbinano ad una carta di identità che raccoglie tutte le informazioni (luogo di acquisto, eventuali peculiarità dell’olio che i genitori vogliano raccontare, prezzo di acquisto, ecc.) e quindi l’olio viene raccolto da Olea per essere sottoposto alla valutazione sensoriale. Il risultato è sconfortante perché mette in evidenza troppo spesso che gli oli sono caratterizzati da molti difetti”, ha aggiunto il presidente Olea Renzo Ceccacci. “Va spiegato a tutti – ha proseguito Ceccacci -che l’olio rancido va buttato e invece le famiglie rischiano di abituarsi a questo e ad altri difetti”.

I capi panel Giorgio Sorcinelli e Lorenzo Cerretani hanno a loro volta raccontato il percorso di accreditamento del panel Olea da parte del Mipaaf. Il percorso è stato piuttosto rapido e comunque non ha avuto intoppi, e questo grazie all’esperienza già maturata da gran parte dei giudici membri del comitato; sono diversi i giudici che hanno operato per anni in altri panel, alcuni sono anche abilitati a svolgere la funzione di capi panel e tutti hanno maturato esperienza nei numerosi concorsi organizzati da Olea a livello locale e nazionale.

Quanto all’ultimo concorso in ordine temporale, il 18° concorso regionale “L’Oro delle Marche”, nell’occasione dell’inaugurazione, al piano superiore dello stabile, è stata allestita l’esposizione di tutti gli oli che vi hanno partecipato.

Erano presenti all’inaugurazione anche il vescovo Gerardo Rocconi, che ha officiato la benedizione della struttura, il padrone di casa, Gennaro Pieralisi, che ha tagliato il nastro, e inoltre il consigliere regionale Enzo Giancarli, il sindaco di Jesi Massimo Bacci e il dirigente Assam Cristina Martellini.

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