Oli contaminati
Una sperimentazione condotta da Chemiservice su oli vegetali alimentari raffinati e grezzi, oltre che su oli di oliva, è stata presentata al Congresso Sissg a Bari. E’ a partire dal maggio 2016, quando una Scientific Opinion di Efsa indicò la potenzialità del rischio per la salute umana di 3-monocloropropan-1,2-diolo (3-MCPD), 2-monocloropropan-1,3-diolo (2-MCPD) e Glicidolo (GLY) nelle forme libere ed esterificate, sostanze diventate oggetto di attenzione da parte del settore agroalimentare. Queste rientrano tra i “contaminanti di processo”, che si sviluppano a seguito di processi di lavorazione/trasformazione per la produzione di alimenti e/o ingredienti alimentari
A Bari la Società italiana per lo studio delle sostanze grasse ha creato le condizioni per diffondere tutte le novità in materia di oli e grassi. Ai lettori di Olio Officina Magazine presentiamo gli abstract, in modo da poter acquisire ogni utile informazione e magari richiedere direttamente al Sissg quanto necessario per approfondire di volta in volta i vari temi trattati.
È tuttavia importante evidenziare come la ricerca abbia bisogno di essere sostenuta concretamente, per questo consigliamo alle aziende di trovare il modo per finanziare le attività del Sissg, perché tutti si è parti in causa e soggetti attivi. Non possiamo aspettarci sempre che sia lo Stato a finanziare, anche noi dobbiamo fare la nostra parte, anche con una semplice quota, scrivendo a sissg@sissg.it
3-MCPD, 2-MCPD E GLICIDOLO NEGLI OLI VEGETALI: ASPETTI TECNICO-ANALITICI, ASPETTI NORMATIVI E RICORRENZA NEI CAMPIONI REALI
Paola Paolillo, Arianna Luisi
Chemiservice srl
Keywords: 3-MCPD, glicidolo, contaminanti di processo, oli vegetali raffinati
Objectives
E’ a partire dal maggio 2016, quando una Scientific Opinion di EFSA (fonte EFSA Journal del 3/05/16) indicò la potenzialità del rischio per la salute umana di 3-monocloropropan-1,2-diolo (3-MCPD), 2-monocloropropan-1,3-diolo (2-MCPD) e Glicidolo (GLY) nelle forme libere ed esterificate, che queste sostanze sono diventate oggetto di attenzione da parte del settore agroalimentare. Esse rientrano tra i “contaminanti di processo” ossia sostanze che si sviluppano a seguito di processi di lavorazione/trasformazione per la produzione di alimenti e/o ingredienti alimentari. Nello specifico, 2-, 3-MCPD e Glicidolo si formano durante i processi che comportano il passaggio dell’alimento ad alte temperature, in presenza di un certo contenuto di cloro.
Il 26 febbraio 2018 è stato dunque pubblicato il Regolamento (UE) 2018/290, che modifica il regolamento (CE) n. 1881/2006 introducendo i tenori massimi di Glicidil Esteri degli Acidi Grassi (espressi come Glicidolo) negli oli e nei grassi vegetali, nelle formule per lattanti, nelle formule di proseguimento e negli alimenti a fini medici speciali destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia. Il Regolamento è entrato in vigore il 19.03.2018.
Methods
Dopo uno studio collaborativo l’American Oil Chemistry Society (AOCS) ha convalidato e adottato, per la determinazione di questi contaminanti di processo in oli alimentari di origine vegetale, tre metodiche (“Cd29a-13”, “Cd29b-13”, “Cd29c-13”), come metodi normalizzati AOCS raccomandati da EFSA. A partire dal 2015 Chemiservice ha intrapreso lo studio di queste metodiche. La sperimentazione è stata condotta su oli vegetali alimentari raffinati e grezzi, oltre che su oli di oliva applicando il metodo AOCS Cd 29a-13. Per un ristretto gruppo di campioni di oli vegetali è stato applicato anche il metodo AOCS Cd 29b-13.
Results
Verrà riportata una statistica dei livelli di 3-mcpd e glicidolo dei campioni analizzati nel periodo 2016-2017 suddivisi per tipologia di olio. Dallo studio dei risultati, raccolti nel 2015 e suddivisi per tipologie di olio, emerge, per quanto riguarda il 3-MCPD, che i valori più alti si riscontrano negli oli di palma, girasole e vinacciolo insieme alle miscele di oli vegetali, a seguire negli oli di soia.
La foto di apertura è di Olio Officina
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