Codice Oleario

Quel che serve sapere per contrastare la mosca delle olive

Indicazioni di massima per il controllo della Bactrocera oleae nel rispetto della normativa vigente e nell’ottica di una difesa sostenibile dell’oliveto in Toscana, con suggerimenti validi sia per coltivazioni in regime di agricoltura “biologica”, sia per l'agricoltura “integrata”

Olio Officina

Quel che serve sapere per contrastare la mosca delle olive

Le indicazioni di massima, che qui pubblichiamo riportano il documento redatto dalla Regione Toscana, e scaricabile CLICCANDO QUI, nascono con l’obiettivo di orientare olivicoltori e tecnici, nella scelta delle misure di difesa della produzione olivicola dagli attacchi della mosca, Bactrocera oleae, sia in regime di agricoltura “biologica” che “integrata”, nel rispetto in ogni caso della normativa vigente e alla luce delle pressanti esigenze di sostenibilità di filiera.

Affidabilità fitoiatrica e sicurezza tossicologica e ambientale, sono stati dunque i binari propri del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, su cui si è inteso procedere per realizzare questa breve guida.

Il documento (CLICCARE QUI) schematizza sinteticamente le metodologie di lavoro consigliate per poter svolgere al meglio il monitoraggio, e il controllo sensu lato, della popolazione adulta e preimmaginale della mosca.

Le tecniche di difesa fitosanitaria delle olive, comprensive dei relativi dispositivi e prodotti sono state distinte in funzione della loro ammissibilità in agricoltura “biologica” e “integrata”, cui in termini di stadi di sviluppo target, corrispondono ormai da anni rispettivamente gli adulti e gli stadi preimmaginali, con particolare riferimento per questi ultimi alle uova e le larve di prima e seconda età.

Le indicazioni riportare nel documento recante il titolo “Indicazioni di massima per il controllo della mosca delle olive, Bactrocera oleae, nel rispetto della normativa vigente e nell’ottica di una difesa sostenibile dell’oliveto in Toscana“, sono state discusse e definite nell’ambito di un tavolo tecnico costituito ad hoc da tecnici e responsabili delle associazioni toscane di produttori olivicoli, esperti di istituzioni universitarie, del Crea, e della Scuola Sant’Anna di Pisa, professionisti di settore e funzionari della Regione Toscana.

La presente breve nota tecnica è stata realizzata grazie alla collaborazione di Massimo Ricciolini e Piero Braccini – Regione Toscana, Servizio Fitosanitario; Elisabetta Gargani – CREA, Difesa e Certificazione, Firenze; Antonio Belcari e Patrizia Sacchetti – Università di Firenze, DAGRI; Angelo Canale – Università di Pisa, DiSAAA; Ruggero Petacchi – Scuola Sant’Anna di Pisa, Istituto Scienze della Vita; Bruno Bagnoli – Università della Tuscia, DIBAF; Paolo Granchi – Terre dell’Etruria; e Angelo Bo: Agronomo, libero professionista.

In apertura, un particolare di una foto di Giorgio Sorcinelli

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia