Codice Oleario

Un viaggio alla scoperta dell’oro verde del Mediterraneo

Un'opera in due volumi, a firma di Yuko Okuma e Sara Sargenti, offre un quadro molto dettagliato di un settore, quello olivicolo e oleario, carico di storia e di tante curiose leggende, coinvolgendo una moltitudine di Paesi e includendo i popoli che nel corso dei secoli si sono succeduti

Luigi Caricato

Un viaggio alla scoperta dell’oro verde del Mediterraneo

Non uno, ma due volumi. Il primo tomo comprende 421 pagine, il secondo invece ben 426. Insomma, come si può intuire si tratta a tutti gli effetti di un’opera monumentale, con illustrazioni e foto, quest’ultime quasi interamente da attribuire a Gianni Mania, salvo diversamente indicato.

Pubblicato da Yuko Edizioni, ne sono autrici Yuko Okuma e Sara Sargenti. A loro supporto, qualora ce ne fosse bisogno, vi è una firma autorevole come Antonio Cimato che firma le introduzioni ai due volumi. L’opera, dal titolo L’olio di oliva. Oro verde del Mediterraneo, è in vendita al prezzo di 50 euro il singolo volume.

Molte le citazioni, ad apertura di ogni capitolo, ma anche disseminate per ogni dove, a evidenziare la vasta e ricca letteratura sul tema olivo e olio. Ci si fa una cultura anche solo leggendo le citazioni. Non è un caso che le autrici abbiano deciso di inserire, molto opportunamente, in appendice al secondo volume, una breve biografia dei diversi autori citati, oltre a una documentata rassegna bibliografica, altrettanto utile per approfondire ulteriormente la materia.

Intanto una precisazione. Si tratta di un’opera-viaggio, dal momento che di capitolo in capitolo si viene accompagnati dalle autrici alla scoperta di un mondo che procede (nel primo volume) alla ricerca di materiali culturali in senso stretto, intorno all’olivo e all’olivastro, per giungere all’oliva, senza tralasciare le operazioni colturali e le tecnologie estrattive, indicando con grande cura i processi produttivi che portano all’olio. Diventa in questo caso interessante ls breve storia degli strumenti operativi, e le molte foto e illustrazioni aiutano a chiarire ogni dubbio, poiché diventano esemplificative. Si tratta di un percorso storico che non tralascia nulla, e che ci fa comprendere come la situazione attuale sia frutto della sedimentazione di tante acquisizioni e innovazioni.

Curiosa diventa l’attenzione riposta alle varietà antiche di olivi, come pure altri focus sulla misurazione dell’olio nelle varie epoche, nonché le attenzioni riposte sui contenitori. Altrettanto interessante la parte inerente gli impieghi alternativi dell’olio, soprattutto nelle epoche passate, dalle lucerne agli unguenti, dal fabbricazione del sapone alla lavorazione della lana, fino a considerare anche l’olio inteso come medicamento .

Sempre nel primo volume, si prende in rassegna anche un viaggio lungo le diverse geografie dell’olivo, esaminando in maniera sintetica ma essenziale, i vari Paesi che si affacciano su Mediterraneo. mentre è nel secondo volume che si intraprende il viaggio in Italia, regione per regione, secondo una scansione altalenante, partendo dal centro del Paese per scendere al sud, per poi risalire al centro e proseguire verso nord.

“Il lettore è proiettato tra passato e presente”, scrive Antonio Cimato, offrendo una chiave di lettura molto saggia, quando scrive che “Comprendere l’origine degli eventi deve garantire una maggiore consapevolezza nella convinzione che la storia insegna sempre a non disperdere quanto abbiamo ereditato”.

Una lezione che si apprende, leggendo le oltre ottocento pagine, è che una tradizione olearia non nasce senza una stratificazione di saperi, ma che dietro a ciò che noi chiamiamo olio, c’è tutto un complesso mondo, dietro, sconosciuto agli addetti ai lavori, che è invece il frutto di tante tappe significative, senza le quali oggi noi non potremmo in alcun modo beneficiare, e apprezzare, una alta qualità degli oli mai raggiunta finora. L’olio che le autrici definiscono “oro verde del Mediterraneo”, in realtà va assumendo sempre più una connotazione universale, non più confinata nell’area da cui tutto è partito. L’olio oggi è l’olio di tutti, che si può produrre ovunque. Questi due solidi volumi arricchiscono quanti hanno fame di conoscenza, e l’appuntamento, ora, è solo con il futuro. Perché tutto, infatti, è proiettato in avanti. Non c’è solo il Mediterraneo, ma tutto – è bene non dimenticarlo – è partito da qui.

Le autrici non si sono mosse solo nelle biblioteche, cercando fonti e documenti da passare in rassegna, ma hanno avuto il merito di raccontare ciò che hanno visto in prima persona: “Abbiamo voluto visitare ogni luogo e conoscere ogni persona di cui vi parleremo”, è quanto hanno annunciato in una nota di apertura al primo volume Yuko Okuma e Sara Sargenti. E anche questo è un altro merito che va giustamente riconosciuto.

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