Codice Oleario

La cultura alta dell’olio

C’è una pubblicazione, difficile e rara da trovare, ma che si può comunque individuare nelle più importanti biblioteche. Si intitola La Riviera Ligure. Momenti di una rivista ed era stata editata da Sagep, frutto di una mostra che si svolse a Milano dal 6 al 30 giugno 1986, a cura di Pino Boero e Maria Novaro

Carlotta Baltini Roversi

La cultura alta dell’olio

Chi riesce a consultare tale pubblicazione può ritenersi fortunato. Ha motivo di arricchirsi di conoscenze utili, relative a una esperienza culturale molto importante per il nostro Paese.

“La Riviera Ligure” – si legge nella presentazione a firma di Ermete Alvisi, all’epoca presidente del banco di Chiavari – è una rivista “ideata e voluta da uno sponsor raffinato e lungimirante come Mario Novaro. E’ stato uno storico momento per l’editoria italiana. Nell mostra allestita a Milano vi erano documenbti, autografi, disegni, schizzi, materiale pubblicitario, tanti materiali preziosi che si trovano a confluire in questa pubblicazione: La Riviera Ligure. Momenti di una rivista (Sagep Editrice, Genova 1986).

In una nota a pagine 16 del volume si legge: “”la Riviera Ligure”, scrivono gli editori, “non è una rassegna di attualità… Essa è e vuol conservarsi semplicemente una moderna elettissima lettura che nulla e in niun senso concede alla volgarità né alla curiosità affannosa e pettegola; ma solo reca i fiori nuovi più squisiti della poesia e della prosa italiana”.

Il periodico pubblicitario della ditta Sasso è il primo House organ d’Europa e comprende un periodo di pubblicazione esteso, che va dal 1985 al 1919. Un grande successo, mai replicato da altre imprese. La ditta Sasso era stata fondata da Agostino Novaro (1837-1910) un ricercato assaggiatore d’olio che inizia giovanissimo il commercio e l’esportazione dell’olio verso i mercati esteri.

A fondare la rivista fu fondata allo scopo di prormuovere e sensibilizzare intorno alla cultura dell’olio, ma dietro vi era anche una grande passione per la letteratura e un amore per la Liguria. Vi scrissero personaggi di grande rilievo, da Pascoli a Pirandello, da Capuana alla Deledda. Un grande successo non soltanto per il prestigio e l’autorevolezza degli autori che vi scrissero, ma anche perla tiratura significativa per l’epoca, oscillante fra 50 e 120 mila copie, una enormità se si pensa alla bassa scolarizzazione della società italiana dell’epoca.

Sul filo di questa esperienza meravilgiosa, la mostra allestita a Milano mise in luce una iniziativa unica, degna di grande considerazione. Vi si trovano nel volume notizie, dettagli, cartoline, cartelloni, foto, appunti, lettere autografe, illustrazioni, novelle, liriche, alamanacchi, saggi critici.

Visto che è introvabile il volume, se non in alcune biblioteche, sarebbe interessante pensare a un volume che raccontasse questa spetaccaolare iniziativa dei Novaro. Molto sensibile al riguardo è l’architetto Maria Novaro, che attraverso la Fondazione Mario Novaro porta avanti con grande efficacia una attività che ha visto nella sua famiglia una delle più prestigiose realtà imprenditoriali olearie italiane di tutti i tempi. La storia dell’olio hanno sicuramente contribuito a scriverla proprio i Novaro, con una idea lungimirante che merita di essere evocata ogni volta che si affronta il tema dell’olio.

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