Olio Officina Festival

Il Premio Olio Officina per la letteratura a Guido Conti

Come ogni anno, nell’ambito di Olio Officina Festival assegniamo a un autore di narrativa, e/o di saggistica, un riconoscimento speciale, cui teniamo moltissimo. Lo facciamo sia perché amiamo la letteratura e sia perché in tal modo è possibile valorizzare e rendere noto l'impegno di chi spende a favore di una cultura della ruralità. Quest’anno, a riceverlo, è lo scrittore parmense

Olio Officina

Il Premio Olio Officina per la letteratura a Guido Conti

Nella giornata di sabato 8 febbraio a Milano, nell’ambito della nona edizione di Olio Officina Festival è stato conferito il Premio Olio Officina per la letteratura allo scrittore Guido Conti, con la seguente motivazione.

Guido Conti e il Direttore Luigi Caricato

“Tra i maggiori scrittori italiani, autore di racconti e romanzi, alcuni dei quali tradotti in diverse lingue, ha pubblicato saggi di letteratura e insegnato scrittura creativa, ideando e curando per il “Corriere della Sera” la collana “La scuola del racconto” in dodici volumi.Cresciuto nelle campagne di Parma, è stato anche lavoratore agricolo per diversi anni. In tutta la sua opera emerge la concretezza del radicamento nella parola che è pari a quello per la sua terra, con una capacità visionaria che cattura il lettore. La dilatazione dello sguardo in direzione della favola e del fantastico permette di cogliere aspetti della natura come raramente capita nella narrativa di oggi”.

“Ricevere il Premio Olio Officina a Milano, ideato e a cura di Luigi Caricato, per me è un onore che mi ripaga davvero del lavoro svolto in questi anni come scrittore e come editore, per diffondere la cultura del cibo e della gastronomia. Molti dei miei primi racconti – ha dichiarato lo scrittore Guido Conti – nascono da una terra e da una cultura che oggi non c’è più. Ho visto scomparire un mondo e ho vissuto sulla mia pelle il passaggio dalla terra all’industria agli inizi degli anni Novanta. Oggi quel mondo che ho raccontato ne Il coccodrillo sull’altare è scomparso, si è trasformato anche in meglio. Non c’è più la civiltà delle campagne e non ne provo nemmeno nostalgia, come fa il paesologo Franco Arminio, che sbaglia completamente la prospettiva e la visione nostalgica, come fanno quelli dei musei della civiltà contadina. Ne abbiamo parlato con Alberto De Bernardi, che insegna a Bologna, e Alfonso Pascale, presidente della Rete Fattorie Sociali. Oggi, per esempio, manca uno storico che racconti com’è cambiata l’agricoltura negli ultimi trent’anni, come sia cambiato il rapporto con la terra, e come è cambiato il paesaggio, sempre più desertificato e legato alla produzione delle macchine. Infatti – precisa Guido Conti – gli scrittori non scrivono più di campagna, è uscito dall’immaginario narrativo degli ultimi anni. E solo gli scrittori possono raccontare quel passaggio, con i traumi che ha vissuto la società italiana e anche il paesaggio in questi cambiamenti velocissimi ed epocali, direi antropologici (vedi i decimila indiani nel cremonese). Un premio – ha concluso lo scrittore Guido Conti – non è solo riconoscimento al lavoro svolto ma soprattutto come impegno futuro. Grazie a Caterina Arcangelo, a Mario Greco a tutto il Cisle di Torino, a Fuoriasse, a Daniela Marcheschi e soprattutto a Luigi Caricato, con il quale progetterò un libro molto innovativo, grazie proprio al premio. E comprate olio extra vergine di qualità”.

Guido Conti

Le opere di Guido Conti

Della pianura e del sangue (Guaraldi, 1995)

Sotto la terra il cielo (Guaraldi, 1996)

Il coccodrillo sull’altare (Guanda, 1998)

I cieli di vetro (Guanda, 1999)

Il taglio della lingua (Guanda, 2000)

Cesare Zavattini, Dite la vostra, a cura di Guido Conti (Guanda, Parma 2002)

La piena e altri racconti (Monte Università Parma, 2003)

Un medico all’opera (Guanda, 2004)

Il tramonto sulla pianura (Guanda, 2005)

La palla contro il muro (Guanda, 2007)

Le mille bocche della nostra sete (Mondadori, 2010) (Tradotto nei Paesi Bassi e Spagna)

Il grande fiume Po: una storia da raccontare (Mondadori, 2012)

Il volo felice della cicogna Nilou (Rizzoli, 2014)

Arrigo Sacchi Calcio totale La mia vita raccontata a Guido Conti (Mondadori 2015)

Nilou e i giorni meravigliosi dell’Africa, (Rizzoli, 2015)

Tra la via Emilia e il Po, Geografie letterarie e topografie immaginarie tra il Po e la via Emilia (Libreria Ticinum Editore, 2015)

La profezia di Cittastella, (Mondadori, 2016)

Scrivere con i grandi, (Bur Rizzoli, 2016)

Nilou e le avventure del coraggioso Hadì (Libreria Ticinum Editore, 2018)

Quando il cielo era il mare e le nuvole balene (Giunti, 2018)

Cesare Zavattini a Milano (1929-1939) Letteratura, Rotocalchi, Radio, Fotografia, editoria, fumetti, cinema, pittura (Libreria Ticinum Editore, 2019)

La foto di apertura ,quelle interne e della galleria fotografica sono di Sara Marcheschi

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