Al netto della propaganda, la campagna della Coldiretti spalleggiata dalla politica tutta mostra tanti limiti
Luciano Capone
Al netto della propaganda, la campagna della Coldiretti spalleggiata dalla politica tutta mostra tanti limiti, in primis quello logico di chi vuole l’autarchia o il “km zero” quando c’è da importare materie prime per l’industria e il km 10 mila quando c’è da esportare: protezionismo per noi, mercati aperti per gli altri. Ed è anche fuorviante dire che i prodotti che contengono materie prime straniere sono “falso Made in Italy”, perché in un paese povero di risorse come l’Italia il “made in” indica proprio la capacità, le conoscenze e l’esperienza nella trasformazione di materie prime che vengono dall’estero.
Luciano Capone nell’articolo “Così Coldiretti confonde l’italianità con il culto del “km zero” apparso l’11 settembre sul quotidiano Il Foglio