Avevo semplicemente chiamato mostro il primo trattore che era arrivato in campagna da noi, una roba sconvolgente per noi piccolini, con i fari gialli accesi nella notte

Maurizio Maggiani

ANDREA COCCIA Quando ha capito di essere uno scrittore?

MAURIZIO MAGGIANI Diciamo una cosa, io non sono un bravo scrittore. Io sono un bravo narratore. E lo sono da prima che cominciassi a imparare a scrivere. Perché io a 4 anni me la sono cavata da un disastro di rapporti interni a una banda di ragazzini tra cui io ero il più piccolo e il più gracile — sono nato in un’epoca in cui i conflitti dell’infanzia erano conflitti maneschi — raccontando una palla gigantesca su un mostro che avevo visto una notte, riscossi ampio successo e non le presi.

ANDREA COCCIA Cosa era successo?

MAURIZIO MAGGIANI Avevo semplicemente chiamato mostro il primo trattore che era arrivato in campagna da noi, una roba sconvolgente per noi piccolini, con i fari gialli accesi nella notte. Ma la prova che ero già un bravo narratore è che i più grandi, anche una volta che ero stato sbugiardato — perché era chiaro che quello che descrivevo non era un mostro ma il trattore di Fernà — hanno preferito la mia storia piuttosto che la verità. Era più bella.

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Maurizio Maggiani