E allora perché (gli agricoltori) continuano ad accorrere alle adunate oceaniche (di Coldiretti)?

Alfonso Pascale

(…) il legame con l’organizzazione riguarda esclusivamente i servizi di cui fruiscono e non più la tutela dei loro interessi e delle proprie aziende. E allora perché continuano ad accorrere alle adunate oceaniche al Palalottomatica o alle convention di Cernobbio? Un motivo forse c’è. Al copione dei saturnali della democrazia, dove i contadini si prendono il gusto di essere re per un giorno in una società che li vessa tutto l’anno per i prezzi e le tasse – come nella favola antica del “mondo alla rovescia” – i nuovi “padroni” della Coldiretti hanno aggiunto, accanto ai governanti e ai rappresentanti del potere economico, altri soggetti di cui prendersi gioco: i presidenti agricoltori, promossi e destituiti a piacimento, utilizzando i soldi dei contribuenti. Gli associati allora accorrono ammaliati da un sogno che i nuovi “capi” sanno indurre con la retorica del protagonismo contadino: quello di vedersi attribuire, un giorno, chissà, ruolo e prebende dei re travicelli. Si sono fatti convincere perfino che quanto più i loro “capi” guadagnano, maggiormente, un giorno, chissà, i loro eventuali benefits saranno copiosi.

Alfonso Pascale in un argomentato e lucido articolo (“Da Bonomi a re travicello. La mutazione antropologica della Coldiretti”) apparso su Agrarian Sciences – leggi il testo integrale QUI

Alfonso Pascale