Essere celiaci non è e non deve diventare una moda, è e deve restare una malattia

Roberta Corradin

… perché non fate un bel pezzo su cosa succede nella cucina di un ristorante quando dici che sei celiaco, per esempio che una zona della cucina viene completamente pulita, che una persona si stacca e si dedica solo a preparare il cibo del celiaco dopo avere cambiato giacca e lavato accuratamente le mani fino alle braccia, che il cameriere porta il piatto del celiaco separatamente dagli altri… e che quindi quando vedi il sedicente celiaco scofanarsi le cozze al pangrattato del compagno di tavola, o sforchettare allegramente nella pasta del vicino “non si preoccupi non sono proprio celiaco, preferisco mangiare senza glutine”, visto tutto il lavoro che ti sei dato tu, un po’ ti girano? Essere celiaci non è e non deve diventare una moda, è e deve restare una malattia.

Roberta Corradin

Così l’autrice dei libri Ho fatto un pan pepato… ricette di cucina emotiva (Zelig), Un attimo, sono nuda, una storia umoristica misogina (Piemme), Le cuoche che volevo diventare (Einaudi), Tradizione Gusto Passione (con Paola Rancati, Silvana Editoriale) rivolgendosi ad alcuni suoi ex colleghi giornalisti (oggi insieme con il marito porta avanti un progetto di fattoria permaculturale e gestisce un ristorante di mare a Donnalucata) in un post sul proprio profilo facebook

Roberta Corradin