I nostalgici delle mondine non vogliono che l’agricoltura utilizzi le tecnologie che sostituiscono i lavori usuranti con nuove attività agricole più appaganti e più utili alla società

Alfonso Pascale

I nostalgici delle mondine non vogliono che l’agricoltura utilizzi le tecnologie che sostituiscono i lavori usuranti con nuove attività agricole più appaganti e più utili alla società. Ci troviamo dinanzi ad un inedito e subdolo tentativo di dominio culturale contro cui gli agricoltori dovrebbero opporsi energicamente. Nell’articolo apparso su il Manifesto non siamo dinanzi ad una riflessione aperta all’innovazione, bensì ad un angusto e ottuso pregiudizio antiscientifico. L’agricoltura nasce come primordiale approccio scientifico dell’umanità e si identifica in una osmosi relazionale tra sapere esperienziale e conoscenza tecnico-scientifica. Il tema centrale è la consapavolezza dell’innovazione tecnologica (che implica una politica della conoscenza a 360 gradi) e non il rifiuto pregiudiziale della tecnologia, l’oscurantismo elevato a valore..

Alfonso Pascale

Lo storico dell’agricoltura a proposito di un articolo apparso sulle pagine del quotodiano il Manifesto (“Quando i robot sostituiranno i contadini“), a firma di Rinaldo Rava

Alfonso Pascale