L’accordo con la Tunisia consente ai poveri italiani di comprare un olio di qualità a prezzi più bassi e ai produttori italiani di far pagare molto di più ai ricchi stranieri le produzioni italiane

Carmelo Palma

L’accordo con la Tunisia consente ai poveri italiani di comprare un olio di qualità a prezzi più bassi nei supermercati e ai produttori italiani di far pagare molto di più ai ricchi stranieri le produzioni italiane (con vantaggio anche per i poveri italiani). Anche perché, al netto delle esportazioni, la produzione nazionale NON È COMUNQUE SUFFICIENTE a garantire il fabbisogno nazionale.

Ovviamente Di Maio è contro l’olio tunisino, Salvini è contro l’olio tunisino e il “popolo” è contro l’olio tunisino che pure predilige al supermercato per ragioni di prezzo. Il “popolo”, come sempre avviene quando il corso della storia si disordina e si disordinano anche i pensieri, è nello stesso tempo contrario e favorevole a tutto, anche all’olio tunisino.

C’è una sola exit strategy patriottica. Comprare tutti con il reddito di cittadinanza da Eataly un litro di extravergine di oliva a 12 euro.

Carmelo Palma

Il direttore dell’associazione Libertiamo e del giornale Strade sul proprio profilo facebook

Carmelo Palma