Non votare contro qualcuno, votare per qualcuno. Non votare contro qualcosa, votare per qualcosa

Gianni Riotta

Non votare contro qualcuno, votare per qualcuno. Non votare contro qualcosa, votare per qualcosa. Non votare per nostalgia di un passato che ci appare, ma non era affatto, migliore. Votare perché il futuro possa magari essere, senza illusioni, un po’ migliore. Non votare scommettendo sui nostri peggiori istinti. Votare sperando sulle nostre migliori qualità. Non votare per dividere, ma, possibilmente, per conciliare. Non votare con la presunzione che solo noi, o la nostra parte, siamo depositari di onestà e virtù mentre gli altri son tutti ladri ignoranti e furbi. Non votare rosi da rabbia, rancore e invidia. Andare alle urne sereni, con la determinazione che tante cose devono cambiare in Italia ma che nessuno, da solo, ha la chiave magica o la soluzione. Domenica prossima lasciare a casa arroganza, slogan con la bava alla bocca, grinte machiste e panacee che risolvon tutto a tavolino e nulla in realtà. Farsi una massiccia dose di realismo, pragmatismo, senso dei fatti e della Storia. Provare a ricordarsi che il rancore di chi ha sempre ragione, da Mussolini, al Fronte Uomo Qualunque, agli anni del terrorismo e di Andreotti ha seminato in Italia lacrime, sangue, desolazione. Senza paura accettare che l’Italia è un paese contraddittorio, ricco e povero, arretrato e digitale, denso di racket e fiero di protagonisti della legge e dell’ordine, colto e ignorante, con la testa nel futuro e i sensi di colpa del passato. Con aziende leader nel mondo e uffici dove entrano solo i parenti e gli amici degli addetti ai lavori. Votate sperando, ma senza illudervi. Votate con passione e ragione, umili nel sapere di non essere i soli a farlo. Votate per battere i demagoghi, i clown di sempre. Votate disposti a ragionare, moderare i toni, con la pazienza di chi sa, perché ha studiato ed ha testa e cuore, che verità e ragione sempre si fanno strada nella Storia, ma Dio con quanta fatica, lentezza, tenacia e disciplina. Votate per il bene concreto contro l’utopia farlocca. Votate certi che in democrazia il confronto delle idee migliora un paese, non lo ottunde. Votate per un’Italia come la sognava il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio, un paese magari piccino ma serio. Grazie.

Gianni Riotta

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Gianni Riotta