Oggi questi ulivi urlano, ma all’orecchio dell’uomo quest’urlo è arrivato tardi

Carlo Vulpio

Come gli Ent, gli alberi parlanti de «Il Signore degli Anelli», anche i giganteschi ulivi millenari del Salento parlano e si muovono. Solo che lo fanno così lentamente, nei secoli dei secoli, che l’occhio umano non li vede. Oggi questi ulivi urlano, ma all’orecchio dell’uomo quest’urlo è arrivato tardi. L’ulivo più grande, enorme come una sequoia e così ben intarsiato che pare una scultura lignea di Nicolò dell’Arca, lo hanno chiamato il Gigante di Alliste. (…) Il loro nemico si chiama Xylella fastidiosa, un batterio qualunque, che in Sud America è presente da 150 anni e attacca soprattutto i vigneti, ma che nel Mediterraneo era finora sconosciuto.

Carlo Vulpio nell’articolo “Bové e gli innesti anti Xylella per salvare l’ulivo millenario”, apparso sulle pagine del “Corriere della Sera” di martedi 23 giugno 2015

Carlo Vulpio