Educare e formare un futuro cuoco è un atto molto importante. Equivale a trasmettere indirettamente il medesimo sapere anche a quel vasto, indistinto e variegato mondo dei consumatori. Il cuoco, il personale di sala, ma anche lo stesso ristoratore titolare del locale, sono figure chiave dalle quali non si può prescindere. Sono i trasmettitori di una cultura alimentare mediata da linguaggi più comprensibili. La gente comune crede più a un cuoco che a un tecnologo alimentare, tanto per intenderci. Per questo, per mettere in luce i locali più attenti all’olio, ho inventato il termine di ristoranti oliocentrici. Io farò la mia parte, sia ben chiaro, ma lo stesso compito lo affido anche a voi.
Quando si è a tavola, si è più disposti ad ascoltare ciò che ci consigliano. Per questo, quando siamo in un ristorante, o in una più semplice trattoria, ci affidiamo volentieri a ciò che ci raccontano, e in parte crediamo a quanto ci dicono. Non tutti sono però davvero preparati in materia di oli. Dobbiamo fare in modo che si mettano in luce i più bravi, e renderli noti a tutti, quasi fosse una caccia al tesoro. E’ il motivo per cui mi è venuto in mente di segnalarvi i ristoranti più affidabili, quelli che non scivolano mai (o quasi mai) sull’olio.
Tutti d’accordo? Non lasciatemi solo in questo lavoro di dura ma certamente giocosa selezione. Chiedo gentilmente a voi tutti un solerte aiuto. E’ anche un modo per riflettere sull’effettivo grado di preparazione dei nostri addetti alla ristorazione
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