Olivo Matto

Accade in Austria. Salviamo l’onorabilità dell’olio Garda Dop

Luigi Caricato

Accade in Austria. Salviamo l’onorabilità dell’olio Garda Dop

Solo un attimo, voglio vederci chiaro. Leggo quel che tutti possono leggere? Polpenazze del Garda? Proprio così. Insomma, a leggere l’etichetta ci troviamo di fronte a una bottiglia piuttosto equivoca. Come è possibile vedere in bella mostra il riferimento a un luogo di produzione che non lascia spazio a equivoci, senza che vi sia il bollino della Dop? In questo modo si mette in ginocchio ogni sana regola commerciale. Si offende l’onorabilità degli olivicoltori gardesani. Vediamo un po’ di che si tratta. Un olio extra vergine di oliva viene venduto in Austria, calpestando spavaldamente ogni sana regola commerciale. Esagero? No. L’Austria – voi che fedelmente mi seguite ogni santo giorno e siete molti bravi in geografia – non si trova forse in Unione europea? Anche in questo bel Paese vigono i regolamenti di ciascun Paese membro, vero? E allora perché non manca l’indicazione della Dop Garda in etichetta?

Polpenazze del Garda si trova in Lombardia, ed esattamente in provincia di Brescia. Un’area in cui appunto ricade la denominazione di origine protetta Garda. Perché allora accade questo? Perché una bottiglia può fare esplicito riferimento a un territorio specifico senza che accada nulla?

Non sarebbe il caso di intervenire a difesa e a tutela del buon nome del Garda?

Non è il caso di far qualcosa a vantaggio dei produttori che decidono di garantire il consumatore attraverso il ricorso alla certificazione della Dop?

Non è il caso che vengano garantiti i consumatori circa la reale provenienza di un olio extra vergine di oliva?

L’olio in questione è a firma Conte De Cesare. Ovviamente, secondo quanto si legge nel sito dell’azienda l’olio è ottenuto esclusivamente da olive selezionate con cura, raccolte a mano, e ovviamente italiane.

Come notate dalle immagini, compare in bella mostra l’adesivo HS, la certificazione High Standard della Corporazione dei Mastri Oleari. E’ un riferimento autentico?

Nel sito aziendale di Conte De Cesare si fa esplicito riferimento alla collaborazione di circa 150 olivicoltori italiani. Non uno di più né uno di meno: 150 tondi tondi.

Un olio d’eccellenza? Non abbiamo avuto modo di degustarlo.

Nel testo contenuto nel sito internet si fa riferimento al CSQA, a sostegno e giustificazione del più alto valore nutrizionale dell’olio Conte De Cesare.

E’ una notizia fondata?

Sempre nel sito si fa esplicito riferimento ad aspetti salutistici specifici.

L’olio? Lo si trova in bottiglie da 250, 500 e 750 ml.

Conte De Cesare è solo un marchio, non esiste in etichetta alcun riferimento fisico.

Chi fornisce materialmente l’olio?

Chi lo confeziona?

Chi sono i 150 olivicoltori dichiarati?

Vogliamo nomi e cognomi, finché esiste la serietà.

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