Al Simei abbiamo dedicato uno spazio di riflessione sul packaging degli oli da olive e c’è stato un bel vedere e sentire, rispetto a quanto hanno riferito al riguardo i relatori. Io insomma ce la metto tutta, non mi tiro indietro. Non perdo l’occasione per impegnarmi a sensibilizzare le aziende e a credere nella presentazione migliore e più efficace delle loro confezioni d’olio. Non solo una apertura alla bellezza e di conseguenza all’aspetto etsteico delle confezioni, ma anche una attenzione alla funzionalità. Concepire dunque un contenitore che sia bello da vedre ma anche pratico e funzionale, facile da utilizzare. Per questo vi segnalo il concorso Le Forme dell’Olio, giunto alla quarta edizione. C’è tempo fino al 22 dicembre per partecipare e inoltrare il modulo di partecipazione e i campioni da mandare in gara. Possono parteciparte tutte le aziende, da quelle olivicole e frantoiane che confezionano, a quelle che selezionano e confezionano, senza preclusioni. Ciò che importa è far crescere il comparto. Perché, credetemi, se mettiamo a confronto le confezioni dell’olio extra vergine di oliva in commercio con quelle di altri prodotti alimentari, siamo molto, ma molto, ma molto, molto, molto indietro. Non è il tempo allora di darsi una scossa?
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