Olivo Matto

Cosa sarà di noi nel 2023?

Luigi Caricato

Come ogni passaggio d’anno si spera sempre in ogni bene possibile, ma non dipende tutto da noi. Siamo aperti all’incertezza degli eventi, e forse è meglio così. Che noia sarebbe se tutto fosse prevedibile. Certo, l’incertezza può riservare anche cattive sorprese, che poi sono quelle che più si temono, ma rispetto all’imponderabile nessuno può farci nulla. Si può solo reagire, ma non è detto che cambi il corso delle cose. Fondamentale è provarci. Ciò che invece possiamo fare, è programmare i nostri mesi, le nostre settimane, i nostri giorni, le nostre ore. Noi siamo ciò che ci proponiamo, ciò che vogliamo essere. Il mio impegno con Olio Officina è un chiaro esempio di come si possa agire concretamente, se davvero si ha un progetto a precedere ogni nostra azione.

Ecco allora il numero 31 di Oliocentrico, che come tutte le iniziative editoriali di Olio Officina richiede un impegno anche nell’accogliere tali proposte, nel diffonderle, nel condividerle, nel renderle elemento identitario.

Ora, nel 2023 ci attende la dodicesima edizione di Olio Officina Festival, con tema “L’olio è progresso”, dal 2 al 4 marzo 2023, a Milano, presso il Palazzo delle Stelline. Vi saranno le premiazioni della decima edizione del contest di design “Forme dell’Olio” e quelle della quinta edizione delle “Forme dell’Aceto”. Il design, si sa, non è solo forma – anche se si esprime attraverso delle forme – ma è soprattutto sostanza. Oltre alla bellezza, il design cura la funzionalità, come pure la riproducibilità stessa del progetto che si propone di attuare. Dietro alla rappresentazione di una bottiglia oltre all’olio c’è molto altro: c’è quell’imponderabile che quando si svela ci fa comprendere la nuda essenza di ogni cosa, andando al di fuori di schemi preconcetti e aspirando a ciò che è considerato intangibile.

In fondo, cos’è l’olio, se non qualcosa che è andato oltre la sua stessa natura di alimento? Non a caso l’olio è divenuto il simbolo di tante religioni, e in passato pure di tante visioni mitologiche.

Ebbene, noi siamo quello che vogliamo essere: sogno e concretezza. Sogno, perché dobbiamo aspirare sempre a qualcosa di nuovo e di bello, possibilmente migliore di quanto già viviamo e abbiamo vissuto; concretezza, perché dobbiamo essere in fondo realistici, e non sempre ciò che si desidera è possibile ottenere.

L’importante è agire, reagire, e comunque e in ogni caso fare, essere attivi, operare. Ci vuole il giusto spirito per andare avanti, anche se l’aspetto più problematico è di riuscire a interagire con gli altri. Non è detto che i nostri propositi siano favoriti da chi ci sta intorno. Può capitare di incontrare seri ostacoli. La vita è così, ha queste incognite: è fatta di ostacoli e talvolta di tante ostilità da superare. Ciò che importa, è non fermarsi. Visto che il 2023 – come tutti gli anni precedenti – sarà un anno da affrontare, non tiriamoci indietro. Noi di Olio Officina, oltre al festival, in marzo, saremo impegnati con la sesta edizione del Forum Olio & Ristorazione, il cui tema su cui si incentreranno i lavori è la “formazione”, ma non una generica formazione, noi puntiamo verso ciò che è più complicato conseguire: una formazione specifica, dedicata, dal taglio oliocentrico. Come si può notare il sogno domina la scena, sta a noi rendere il sogno realtà concreta. Per rendersene conto, l’appuntamento con il Forum è per il 29 maggio a Milano, sempre al Palazzo delle Stelline.  Sempre lo stesso giorno – per restare nell’ambito della concretezza – si svolgeranno le premiazioni della terza edizione del contest sulla qualità degli oli, il Milan International Olive Oil Award. Insomma, non mancano gli impegni, e molti altri ancora saranno svelati nel corso del 2023. Nel frattempo, immaginiamo che tutti voi abbiate copia dell’Agenda oliocentrica 2023, su cui riportare tutto, anche i propri sogni, con tutte le vostre personali aspettative da tramutare in realtà.

Buon 2023.

È possibile leggere questo editoriale anche sfogliando il numero 31 di Oliocentrico CLICCANDO QUI

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