Su Olio Officina Magazine ho pubblicato una notizia, tratta da un comunicato stampa.
Questa:
Xylella fastidiosa e gelate, i Gilet arancioni danno i numeri
Non voglio essere polemico, anche se in fondo lo sono. In questa nota stampa che ho riportato tal quale si danno effettivamente i numeri. Per davvero, senza alcuna scientificità. “Da dove sono stati ricavati?”- mi scrive in privato un lettore che conosce bene la realtà. E aggiunge: “Mi riferisco in particolare al numero di piante morte e alla superficie interessata”. Non riporto il nome perché ho ricevuto il commento via WhattsApp.
“Gilet, ministro, numeri e promesse. Teniamoli a mente”, scrive invece lo storico dell’agricoltura Alfonso Pascale su facebook, postando la notizia.
Già, si danno proprio i numeri. Per questo il comparto oleario affonda, perché si ferma al sensazionalismo. Ero incerto se passare o meno la notizia su Olio Officina Magazine. L’ho fatto – ma con un titolo ironico; anche se non so se oggi l’ironia può essere davvero compresa. Ho dato la notizia ma non ne sono contento, perché significa dare spazio a inesattezze e, soprattutto, a invocazioni di aiuto.
La verità è che nessuno investe di tasca propria, per il beneficio di tutti. Non si crede nel bene comune, e tutti si attendono solo aiuti dall’esterno, dalla politica, mai invece un atto di responsabilità e di presa di coscienza.
Mi torna in mente – sempre – il terremoto del Friuli, dove senza tanto clamore si sono alzati in piedi da soli e subito, in silenzio, senza tante chiacchiere.
La migliore soluzione per uscire dalla crisi è impegnarsi in prima persona, ma non indossando gilet arancioni, a imitazione di quelli gialli di Francia.
L’olivicoltura, e con essa il settore oleario, in Italia arretrano per inedia e assenza di progettualità. Ditemi pure che non è così e vi faccio un monumento per i posteri.
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