Olivo Matto

Dio ci salvi da Carlo Petrini

Luigi Caricato

Dio ci salvi da Carlo Petrini

Non sento più le dita. E’ come se si fossero staccate dalle mani. E non sento nemmeno le braccia, anch’esse le percepisco assenti, anzi neppure le vedo; e così le gambe, i capelli, le unghie, tutto è come se fosse proiettato al di fuori di me. Vivo un dramma senza vie d’uscita: mi sento liquefatto, annichilito. Non è stato un incubo, ma un duro impatto con la realtà di tutti i giorni. Tutto è successo quando ho letto un comunicato stampa diffuso da Slow Food, contenente alcune grossolane affermazioni di Carlo Petrini sull’olio extra vergine di oliva. Oh, Dio mio: pietà! Salvaci dalle banalità del santone di Bra. Infondici coraggio e tanta voglia di andare avanti.

Questa mattina, dopo aver scritto la sera prima un articolo sulla brutta vicenda riguardante gli oli deodorati, mi sono consolato con le diverse lettere di solidarietà che ho ricevuto. Non se ne può più di chi mistifica la realtà, spacciando inesattezze indegne di persone che si professano intellettuali, ma che non studiano, non hanno mai tempo per documentarsi. Pontificano soltanto. Blaterano.

Questa mattina ho trovato in particolare il conforto del professor Lanfranco Conte, eminente studioso di chimica dell’olio, che mi ha tirato un po’ su il morale.

Mi telefona mentre, dopo essere atterrato in Italia in arrivo dalla Malesia, attende di riprendere un volo verso la sua città, Udine. Mi telefona e dice: “grazie, ho letto il tuo articolo e ti ringrazio per quanto hai scritto”; e io pronto a ribattere: “sono io a ringraziare te per il grande lavoro che fai, per la nobile causa degli oli di oliva”.

Conte è andato in Malesia per rappresentare l’Italia in una riunione internazionale per trattare intorno alla chimica dell’olio. Dalle riunioni cui lui partecipa viene fuori il futuro degli oli di oliva. E’ lui che salvaguarda e difende la materia dei grassi. Ci sono troppi interessi in ballo, e in molti cercano di cambiare le carte in tavola, mutando le regole del gioco. In materia di grassi l’atmosfera alle volte si fa incandescente. Occorre essere molto bravi affinché non passino scelte poco felici. E’ necessario difendere gli oli di oliva dalle potenti lobby che spingono su altri grassi alimentari. L’avanzata dei consumi degli oli di oliva non piace, si cerca di frenarne l’impulso. Ecco perché è importante portare a casa buoni risultati.

Un grande risultato per esempio è stato raggiunto in Europa con il regolamento comunitario numero 61 del 2011, con cui finalmente si introduce un parametro nuovo a difesa della qualità. E cosa accade? Accade che si presenta, inattesa, l’icona della lentezza, tale Carlo Petrini, con il suo fascino affabulatore che incanta milioni di persone in ogni angolo del mondo con le sue teorie del mangiare e defecare lento.

Petrini irrompe a gamba tesa e si mette prontamente di traverso, da neo paladino degli oli di oliva. Lancia l’allarme degli oli deodorati e sostiene che l’Unione europea autorizzi di fatto gli oli deodorati: fesserie, autentiche fesserie.

E’ l’ignoranza di un uomo che non si documenta e lancia inutili e controproducenti allarmi. E’ così io ho reagito, leggete questo articolo su Teatro Naturale, e riflettete, vi prego riflettete.

Nel frattempo penso a Lanfranco Conte. Una persona speciale, seria, onesta, grande e instancabile lavoratore, sempre in giro a difesa degli oli di oliva: è un luminare che in tanti dall’estero ci invidiano.

E’ stato difficile per lui leggere le sconclusionate affermazioni di Carlo Petrini.

Non se ne può più del vate di Bra, che se ne vada all’Isola dei famosi, o in qualsiasi altro reality, ma che lasci lavorare le persone in santa pace.

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