Olivo Matto

E’ grande festa. Oggi l’olio extra vergine di oliva compie cinquant’anni!

Luigi Caricato

E’ grande festa. Oggi l’olio extra vergine di oliva compie cinquant’anni!

C’è da esserne felici, per certi versi. Eppure nessuno se ne è accorto. Non so se per ignoranza o sciatteria, certo è che se non fosse per me, tale ricorrenza sarebbe passata inosservata. Ora, la domanda che mi pongo è la seguente: a distanza di cinquant’anni esatti dall’introduzione della categoria merceologica denominata “olio extra vergine di oliva”, che bilancio si può trarre?

Sul settimanale “Teatro Naturale” ho lanciato una serie di puntate sul tema. Dopo il mio intervento, sono seguiti quelli di Gennaro Forcella, Francesco Visioli, Claudio Ranzani e, oggi, Mario Pacelli. Sabato prossimo sarà la volta di Fausto Luchetti, ex direttore esecutivo del Consiglio oleicolo internazionale.

E’ interessante ragionare su questi 50 anni, ma anche sul silenzio intorno a tale ricorrenza. Sono passati cinquant’anni dalla dibattutissima legge numero 1407 del 13 novembre 1960. L’imposizione della nuova denominazione non venne accettata allora con il sorriso sulle labbra. Oggi la accettiamo, ma abbiamo il fiato corto.

Qualche minuto fa, in questo pomeriggio di novembre, ho sentito per telefono Lorenzo Cerretani, figura di rilievo sul fronte degli oli di oliva, per i suoi studi nell’ambito dell’Università di Bologna. Anche a lui piace il progetto di “Olio Officina“. Ci sarà anche lui con me. Tenteremo di imprimere una svolta al complesso mondo degli oli di oliva. Il futuro farà perno sul rapporto olio-cibo. Se si studia a fondo tale dinamica, avremo consumatori più consapevoli. Finora ci sono stati grandi consumi senza che vi sia stata una reale conoscenza della materia prima. Per questo, davanti a un qualsasi scaffale ci si imbatte con offerte commerciali al ribasso che fanno venire i brividi.

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