Olivo Matto

Emozioni amiatine di fine anno

Luigi Caricato

Emozioni amiatine di fine anno

E’ stato un soggiorno piacevole l’altro ieri tra gli olivi di Olivastra Seggianese e le delizie della cucina di Roberto Rossi intorno al Monte Amiata. La cena dedicata all’olio Dop Seggiano, fresco di riconoscimento ufficiale da parte dell’Unione europea, è stata gratificante oltre che gustativamente da ricordare. Sono state ore piacevoli. Ho speso parole d’augurio sincere, all’indirizzo del presidente del Consorzio Oriano Savelli, e ho rivolto una pubblica nota d’encomio all’appasionato chef-olivicoltore del ristorante “Il Silene” – ma di tutto ciò scriverò più avanti, perché per ora vorrei limitarmi solo a riportare le emozioni più immediate.

Me ne sono tornato, intanto, con la speranza che la Dop Seggiano possa avere, da oggi in avanti, una solida fortuna commerciale in grado di premiare l’impegno e la dedizione degli olivicoltori di un’area limitata ad appena otto comuni.

Tra i produttori presenti mi ha fatto piacere stringere in particolare la mano a Donatella Martellini, dell’azienda “I Triachi”, felice di ringraziarmi di persona per la recensione che ho scritto del suo olio nella mia rubrica sul mensile “La Cucina Italiana” di qualche numero fa.

Per quanto mi riguarda, confesso che la gratitudine è sempre gradita, la maleducazione è sempre bandita. Mi ha fatto piacere che la produttrice abbia espresso la sua gioia con parole entusiastiche. A fronte di tante brutture, e di ripetuti atti di brutale e lacerante egoismo, di cui la società ci rende ogni santo giorno attori e testimoni diretti, rincuora moltissimo sapere che la passione di ciascuno possa incrociarsi alle volte con la passione di altri e produrre buoni frutti.

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