Chi mi conosce, sa. Chi non mi conosce di persona, può solo pensare quanto io sia presuntuoso nell’auto elogiarmi, ma tant’è. Basta verificare quanto è stato fatto fino a oggi per rendersi conto che c’è effettivamente da rimanere ammirati per il lavoro svolto nell’arco di dieci anni con il progetto Olio Officina. Certo, dieci tutti interi non lo sono ancora, perché i dieci anni dalla fondazione cadono per l’esattezza a partire dall’8 novembre: 2010-2020. È stato un decennio magnifico, dai risultati esaltanti. Risultati reali, concreti, effettivi, per nulla immaginari. È sufficiente leggere la cronologia (per grandi linee) riportata nel portale di Olio Officina: qui, nel CHI SIAMO.
Io sono ampiamente soddisfatto, tanto più che realizzare qualcosa di simile in Italia è quasi impossibile, per le tante contrapposizioni presenti, eppure accade che per sola forza di volontà, tenacia, determinazione, si riescano a portare a casa ogni giorno risultati di straordinaria qualità ed effervescenza. Sì, effervescenza, perché c’è ritmo, energia e movimento in tutto ciò che facciamo. Mi auto elogio, come al solito, perché me lo posso permettere.
Ricordo, al riguardo, la rappresentante di una grande organizzazione agricola che mi disse, in tono non so se accusatorio o liquidatorio (pur non essendomi nemica e ostile, come sistematicamente avviene con altre organizzazioni analoghe), mi disse cosa? Mi disse: “la tua rivista è autoreferenziale”. Certo che lo è. Perché siamo noi all’origine di tutto. Non siamo il megafono di altre voci. Ci siamo noi, solo noi. Produciamo noi i contenuti, non gli altri per noi. Siamo d’altra parte convinti che il compito del giornalismo sia realizzare contenuti di qualità e soprattutto indipendenti, e non – come invece avviene da decenni, riportando le veline trasmesse dai potentati. La libertà di espressione. La libertà di creare. La libertà di pensiero. La libertà. È questo il nostro valore di riferimento. E già che sono così in vena di auto referenzialità, mi auto elogio ancora, dicendomi: “bravo, continua così”.
Questa indipendenza, questo produrre contenuti, questo essere nel mondo con un proprio ruolo e con tanti compiti da svolgere ha però un costo.
Oliocentrico, rivista mensile unica al mondo, incentrata solo sugli assaggi dell’olio, richiede il sostegno di chi condivide quotidianamente tale impegno. Non solo Oliocentrico, è tutto il progetto di Olio Officina che per vivere, per poter agire, per dar luogo a continue novità, per autosostenersi, ha necessità di essere alimentata attraverso un apporto economico esterno che può essere manifestato con una libera donazione, un abbonamento, una inserzione pubblicitaria, o con qualsiasi altra soluzione che renda ancora più efficace quanto finora abbiamo svolto con la massima professionalità e trasparenza e qualità e originalità di idee e ricchezza di contenuti. Di conseguenza, se volete dimostrare una reale vicinanza al progetto culturale di Olio Officina in maniera concreta, scrivete a questo indirizzo di posta elettronica: posta@olioofficina.com. Non fermatevi alla monotonia dei giorni, scatenate il mecenate che è dentro di voi contribuendo in maniera concreta aderendo a un progetto comune e condiviso.
[Questo editoriale è tratto da Oliocentrico 13, che potete leggere cliccando QUI]
Oliocentrico è una rivista digitale, sfogliabile su internet i cui numeri finora pubblicati potete leggere cliccandoci sopra.
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